I Dem rilanciano in Texas con l’appoggio di Soros: parte l’iniziativa “Blue Texas”
Obiettivo: trasformare lo Stato repubblicano in campo di battaglia politico entro il 2032. In campo milioni di dollari, decine di migliaia di volontari e la speranza di una svolta demografica

Il Partito Democratico statunitense lancia una nuova offensiva politica in Texas, dopo decenni di sconfitte elettorali nel secondo stato più popoloso della nazione. Questa settimana è stata ufficialmente avviata l’iniziativa Blue Texas, una campagna su larga scala sostenuta dal Texas Majority PAC, comitato di azione politica finanziato dal miliardario George Soros. L’obiettivo è chiaro: trasformare il Texas da roccaforte repubblicana a stato in bilico entro il 2032.
Il progetto nasce in collaborazione con il Partito Democratico del Texas e una rete di partiti di contea. Prevede l’organizzazione di decine di migliaia di volontari, il reclutamento di candidati e un impegno sistematico per aumentare l’affluenza alle urne in vista delle elezioni di medio termine del 2026. Il finanziamento iniziale arriva proprio da Soros, che ha destinato 2,1 milioni di dollari al Texas Majority PAC nel 2024 e ha versato ulteriori 1 milione di dollari nell’aprile di quest’anno, secondo i documenti ufficiali.
Il Texas rappresenta da tempo un baluardo per il Partito Repubblicano. Dal 1980 a oggi ha sempre votato per i candidati presidenziali del GOP, confermandosi negli ultimi tre cicli elettorali come una roccaforte per Donald Trump. Nel 2024, il presidente ha battuto l’ex vicepresidente Kamala Harris con un margine di quasi 14 punti percentuali, segnando il suo miglior risultato nello stato.
Nonostante la significativa crescita della popolazione ispanica nelle ultime due decadi, il mutamento demografico non si è tradotto in un cambiamento negli equilibri politici. Gli sforzi organizzativi precedenti, come quelli guidati dal gruppo Battleground Texas, non hanno portato a successi elettorali tangibili. I democratici non vincono un’elezione statale dal 1994 e l’ultimo senatore democratico eletto in Texas risale al 1988, con la vittoria di Lloyd Bentsen.
La nuova iniziativa punta a superare questi limiti. Il piano prevede una serie di raduni organizzativi nel mese di giugno, seguiti da un tour di oltre due decine di città a luglio, durante il quale si cercheranno nuovi candidati da supportare. “Se una vittoria è sul tavolo nel 2026, non vogliamo lasciarla lì per non essere organizzati”, ha dichiarato Katherine Fischer, vicedirettore esecutivo del Texas Majority PAC. Il comitato ha già ottenuto alcuni successi locali, sostenendo candidati vincitori in consigli comunali e scolastici.
Nel ciclo elettorale del 2024, Texas Majority, il Partito Democratico del Texas e circa una dozzina di partiti di contea coinvolti nell’alleanza Blue Texas hanno speso complessivamente circa 35 milioni di dollari. Gli organizzatori prevedono di superare questa cifra attraverso la nuova partnership, rafforzando il reclutamento di volontari e le operazioni di mobilitazione del voto.
Uno degli obiettivi immediati è la campagna senatoriale del 2026. Il senatore repubblicano John Cornyn, in carica, dovrà affrontare una sfida alle primarie da parte del procuratore generale del Texas Ken Paxton. Dall’altra parte, l’ex deputato democratico Colin Allred – battuto nel 2024 dal senatore Ted Cruz con uno scarto di oltre 8 punti percentuali – sta valutando una nuova candidatura. Secondo i primi sondaggi, Paxton risulta in vantaggio su Cornyn nelle primarie repubblicane, mentre una potenziale sfida tra Paxton e Allred appare competitiva, offrendo ai democratici un’occasione concreta.
La strategia ha una prospettiva di lungo periodo. Entro il 2032, il Texas dovrebbe acquisire ancora più peso nel collegio elettorale grazie alla crescita demografica, diventando uno degli stati chiave per le elezioni presidenziali. Fischer ha sottolineato l’importanza strategica dello stato per il futuro nazionale del partito: “Non c’è scelta per il Texas o per chiunque altro nel paese che voglia vedere un democratico alla Casa Bianca dopo il 2032 se non trovare un percorso attraverso il Texas”.
La sfida, tuttavia, rimane significativa. Il Partito Repubblicano conserva un controllo radicato sulle istituzioni statali e la base elettorale conservatrice si è mostrata solida anche di fronte a cambiamenti sociali e demografici. Ma per i democratici, il Texas rappresenta una delle ultime grandi opportunità per costruire una nuova maggioranza elettorale a livello federale, soprattutto in un contesto in cui stati tradizionalmente "blu" come California e New York potrebbero perdere voti elettorali a causa del calo della popolazione.