Hong Kong pronta ad accogliere gli studenti esclusi da Harvard
L'amministrazione dell'ex colonia britannica invita le università locali a facilitare l'ammissione degli studenti internazionali colpiti dalle restrizioni statunitensi
Le autorità di Hong Kong si sono dichiarate pronte ad accogliere gli studenti stranieri esclusi dall’università di Harvard a causa della nuova politica adottata dall’amministrazione Trump. La misura, annunciata giovedì 23 maggio, impedisce all’ateneo statunitense di ammettere studenti internazionali a partire dal prossimo anno accademico. L’iniziativa è stata giustificata dal presidente con accuse rivolte a Harvard di “compiacenza antisemita” e di presunti legami con il Partito comunista cinese. Sebbene un giudice statunitense abbia temporaneamente bloccato il provvedimento, centinaia di studenti internazionali restano in una situazione di incertezza.
In risposta, la segretaria all’educazione di Hong Kong, Christine Choi, ha lanciato un appello alle università della città affinché offrano opportunità agli studenti colpiti. In un comunicato diffuso venerdì, Choi ha dichiarato: «Per gli studenti stranieri colpiti dalla politica di ammissione degli Stati Uniti, l’Ufficio per l’educazione ha chiesto a tutte le università di Hong Kong di offrire misure di facilitazione agli studenti eleggibili».
Hong Kong, che da anni punta a rafforzare il proprio ruolo di hub accademico internazionale, ha colto l’occasione per promuovere la propria offerta educativa. Christine Choi ha sottolineato l’importanza di attrarre «studenti eccezionali da tutto il mondo», auspicando che gli atenei locali aumentino il numero massimo di ammissioni riservate agli studenti internazionali.
Tra le prime istituzioni ad aderire all’iniziativa c'è la Hong Kong University of Science and Technology (HKUST), che ha annunciato pubblicamente la volontà di accogliere studenti internazionali inizialmente destinati a Harvard. In un comunicato, l’università ha garantito «procedure di ammissione semplificate e un supporto accademico per facilitare una transizione senza intoppi per gli studenti interessati».
La HKUST è attualmente classificata al 105º posto nella graduatoria globale stilata dall’US News and World Report, che vede Harvard al primo posto su oltre 2.000 università valutate. Nonostante la differenza di posizionamento, l’università di Hong Kong punta a proporsi come alternativa solida in un momento di instabilità per l’istruzione superiore statunitense, almeno per gli studenti stranieri.
La proposta arriva in un contesto geopolitico teso, segnato da crescenti frizioni tra Washington e Pechino. La decisione dell’amministrazione Trump di impedire l’accesso a Harvard agli studenti internazionali è stata accolta con sorpresa e preoccupazione in ambienti accademici e diplomatici. L’università di Harvard si è detta sbalordita davanti a un ultimatum che potrebbe compromettere la sua vocazione internazionale e l’attrattività globale della ricerca statunitense.