Heritage Foundation propone la riduzione degli aiuti militari degli Stati Uniti a Israele a lungo termine

Il prestigioso think tank conservatore suggerisce un piano ventennale per trasformare Israele da beneficiario degli aiuti americani a partner paritario.

Heritage Foundation propone la riduzione degli aiuti militari degli Stati Uniti a Israele a lungo termine
Foto di Taylor Brandon / Unsplash

La Heritage Foundation, influente think tank conservatore americano, ha pubblicato un rapporto che propone agli Stati Uniti di ridurre gradualmente gli aiuti militari a Israele come parte di una strategia per "riorientare la relazione" con il Paese medio orientale nei prossimi due decenni.

La posizione appare particolarmente significativa considerando il tradizionale e profondo sostegno a Israele da parte dei conservatori e del partito repubblicano americano.

Il rapporto intitolato "From Special Relationship to Strategic Partnership" ("Da relazione speciale a partnership strategica"), redatto dagli esperti di difesa della Fondazione e rilasciato mercoledì, delinea una visione in cui Israele passa "da beneficiario di finanziamenti militari a partner di sicurezza degli Stati Uniti", analogamente a quanto avvenuto in ambito economico.

Nonostante la proposta di riduzione degli aiuti militari, il documento mira a mantenere una solida relazione a lungo termine tra Stati Uniti e Israele, in parte attraverso il rafforzamento degli scambi commerciali e l'imposizione di sanzioni ai suoi avversari.

Il piano prevede specificamente un aumento dei finanziamenti militari a Israele fino a 4 miliardi di dollari annui a partire dall'anno fiscale 2029, per poi iniziare nel 2032 una graduale diminuzione di 250 milioni di dollari all'anno fino alla completa cessazione nel 2047.

Secondo la proposta della Heritage Foundation, dal 2029 al 2047 gli Stati Uniti dovrebbero gradualmente passare dal finanziamento militare per l'acquisto di armi alle vendite militari dirette a Israele, aumentando contemporaneamente gli investimenti in "programmi cooperativi".

"Israele sarà così posizionato per celebrare il suo centesimo anniversario nel 2048 come partner indipendente e paritario degli Stati Uniti. Un contestuale aumento degli investimenti in programmi di cooperazione garantirà che i legami tra la base industriale della difesa degli Stati Uniti e Israele continuino a espandersi".

La pubblicazione del rapporto ha avuto immediate ripercussioni diplomatiche: l'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti, Yechiel Leiter, ha annullato la sua partecipazione a un evento della Heritage Foundation programmato proprio per promuovere il nuovo rapporto, come riportato per primo da Jewish Insider.

Un portavoce dell'ambasciata israeliana ha dichiarato a The Hill che l'Ambasciata "apprezza grandemente" la sua "relazione di lavoro e amicizia" con la Heritage Foundation, attribuendo la cancellazione a una "comunicazione errata".

"A causa di un malinteso riguardo al formato dell'evento, l'Ambasciatore purtroppo non potrà partecipare, ma attende con interesse future collaborazioni", ha affermato il portavoce in una dichiarazione ufficiale.

Un portavoce della Heritage ha dichiarato che l'evento è stato rinviato perché due dei relatori "si sono ritirati a causa di circostanze impreviste", e ha proseguito difendendo il contenuto del rapporto:

"Il rapporto che doveva essere presentato all'evento è stato grossolanamente travisato come un tentativo ostile di tagliare gli aiuti, da parte di persone che preferiscono vedere Israele debole, vulnerabile e per sempre dipendente dagli Stati Uniti".
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