Hegseth rischiò di mettere in pericolo le truppe usando Signal
Un'inchiesta dell'ispettore generale del Pentagono ha rilevato che il segretario alla Difesa ha condiviso informazioni sensibili su attacchi in Yemen attraverso l'app di messaggistica, includendo per errore anche un giornalista nella chat di gruppo.
Il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha rischiato di compromettere informazioni militari sensibili e di mettere in pericolo truppe americane quando a marzo scorso ha usato l'app Signal per condividere piani di attacco altamente riservati contro i ribelli Houthi nello Yemen. Lo rivela un rapporto classificato dell'ispettore generale del Pentagono, il cui contenuto è stato confermato a CNN da quattro fonti che hanno avuto accesso al documento.
Il rapporto, nella sua versione non classificata, sarà reso pubblico giovedì. La versione classificata è stata inviata al Congresso martedì sera. Secondo le fonti, l'inchiesta ha accertato che Hegseth ha condiviso dettagli operativi specifici e in tempo reale sugli attacchi militari pianificati. Uno dei messaggi era talmente esplicito da dire: "Questo è SICURAMENTE quando cadranno le prime bombe".
I messaggi sono stati inviati da Hegseth attraverso una chat di gruppo su Signal che includeva altri alti funzionari dell'amministrazione Trump. Quello che Hegseth non sapeva è che nella chat era stato aggiunto per errore anche Jeffrey Goldberg, un giornalista della testata Atlantic. Non è chiaro se il segretario alla Difesa abbia correttamente declassificato quelle informazioni prima di condividerle.
Le conseguenze delle azioni di Hegseth restano poco chiare. L'ispettore generale ha concluso che il segretario alla Difesa ha l'autorità di declassificare informazioni e Hegseth ha sostenuto di aver preso una decisione operativa nel momento di condividere quei dati. Tuttavia non esiste alcuna documentazione di tale decisione, riferiscono due fonti a CNN.
Hegseth si è rifiutato di sottoporsi a un'intervista con l'ispettore generale e ha presentato la sua versione dei fatti solo per iscritto. Il rapporto stabilisce che il segretario non avrebbe dovuto usare Signal e che i funzionari del Dipartimento della Difesa necessitano di una migliore formazione sui protocolli di sicurezza.
Oltre alla chat che includeva alti funzionari e il giornalista, l'inchiesta ha scoperto che Hegseth ha condiviso dettagli simili sulle operazioni militari in Yemen, sempre tramite Signal, con altre persone non autorizzate a ricevere quelle informazioni. Tra queste ci sono sua moglie, suo fratello e il suo avvocato personale. Un testimone ha riferito all'ispettore generale di ricordare di essere stato parte di circa una dozzina di chat separate su Signal che includevano Hegseth, anche se non è chiaro se tutte contenessero dettagli operativi sensibili.
Il rapporto rivela che i piani militari diffusi da Hegseth provenivano da un documento del Comando Centrale degli Stati Uniti che al momento era classificato come Secret/NOFORN, una dicitura che significa che nessun cittadino straniero avrebbe dovuto vederlo. L'inchiesta ha anche rilevato che il segretario alla Difesa ha condiviso informazioni riservate con persone non autorizzate e non ha preservato quelle comunicazioni, come richiesto dalla legge federale.
L'ispettore generale ha inoltre esaminato se qualcun altro potesse aver inserito fisicamente le informazioni nella chat di gruppo, che si chiamava "PC Houthi Small Group", su richiesta di Hegseth, chiedendo ai testimoni se altre persone avessero accesso al suo telefono. Il rapporto descrive anche come Hegseth abbia usato Signal dal suo ufficio al Pentagono, uno spazio sicuro dove i dispositivi personali sono vietati, facendo collegare l'app dal suo staff in modo da potervi accedere senza bisogno di avere fisicamente il telefono con sé.
Separatamente, l'Ufficio Investigativo dell'Aeronautica sta esaminando se altre persone, come il capo di gabinetto di Hegseth, abbiano facilitato divulgazioni non autorizzate di informazioni classificate usando i dispositivi elettronici del segretario.
Il portavoce capo del Pentagono Sean Parnell ha respinto le conclusioni in una dichiarazione inviata via email a CNN: "La revisione dell'ispettore generale è una TOTALE assoluzione del segretario Hegseth e prova quello che sapevamo da sempre: nessuna informazione classificata è stata condivisa. La questione è risolta e il caso è chiuso".
Una fonte vicina a Hegseth sostiene che la sua autorità originale di classificazione, che gli permette di declassificare unilateralmente informazioni, annulla ogni accusa di potenziale illecito e che il suo uso di Signal non ha violato gli obblighi di conservazione dei documenti per i funzionari di alto livello previsti dal Federal Records Act.
Il rapporto fa anche riferimento a una revisione più ampia su come Signal viene usata dai funzionari federali e osserva che le normative attuali non tengono conto dei messaggi inviati attraverso questa app o altre simili. La pubblicazione dell'inchiesta potrebbe aggravare le preoccupazioni già espresse da parlamentari di entrambi gli schieramenti sul giudizio di Hegseth e riportare l'attenzione su una questione che, secondo quanto riportato da CNN, aveva quasi portato al suo licenziamento diversi mesi fa. Hegseth e la sua cerchia ristretta si stavano preparando da mesi alla pubblicazione del rapporto, sperando che questo segnasse la conclusione di quello che è stato un prolungato grattacapo politico per l'amministrazione Trump.