Gli USA valutano la revisione delle sanzioni contro la Russia e di ridimensionare la presenza militare in Europa
La Casa Bianca di Donald Trump incarica il Dipartimento del Tesoro di preparare scenari per un possibile allentamento delle restrizioni, mentre rimodula il supporto all'Ucraina e valuta di ridimensionare la presenza militare americana in Europa.
L'Amministrazione Trump sta esplorando modi per allentare le sanzioni sul settore energetico russo, in previsione di potenziali trattative per porre fine al conflitto in Ucraina.
Secondo Reuters, che cita due fonti informate, la Casa Bianca ha incaricato il Dipartimento del Tesoro di elaborare scenari per l'attenuazione delle sanzioni energetiche, così da poter procedere rapidamente qualora si raggiungessero degli accordi.
Queste misure mirano a evitare turbolenze nei mercati simili a quelle del 2019, quando la rimozione delle sanzioni contro Rusal provocò un'impennata del 30% nei prezzi dell'alluminio.
Le fonti sottolineano che tali discussioni non indicano di per se una disponibilità degli Stati Uniti ad alleggerire le sanzioni senza contropartite da parte di Mosca ma solo che Washington considera questa possibilità esclusivamente nell'ambito di una potenziale risoluzione del conflitto.
Il Dipartimento del Tesoro sta anche analizzando come l'eventuale ritorno della Russia nel mercato energetico mondiale potrebbe influenzare i prezzi del petrolio e modificare gli schemi commerciali attuali.
In seguito all'imposizione delle sanzioni sulle esportazioni di petrolio russe, i Paesi europei hanno infatti riorientato i loro approvvigionamenti, aumentando l'importazione di risorse energetiche dagli Stati Uniti.
Lo studio rappresenta solo una parte di un piano più ampio di revisione della politica sanzionatoria verso la Russia. Questo piano potrebbe includere l'allentamento delle sanzioni contro diverse persone fisiche e giuridiche, compresi gli oligarchi russi.
In precedenza, sempre Reuters aveva riferito che la Casa Bianca aveva incaricato il Dipartimento di Stato e il Dipartimento del Tesoro di preparare un elenco di misure sanzionatorie potenzialmente rivedibili.
Rimodulazione del supporto all'Ucraina
Parallelamente, da diversi giorni gli Stati Uniti hanno parzialmente ridotto la condivisione di informazioni di intelligence con Kyiv, per fare pressione sul governo ucraino affinché si sieda al tavolo delle trattative.
Secondo quanto riporta la CNN, Washington continua a trasmettere informazioni utili alla difesa dell'Ucraina, ma ha ridotto il volume di dati che le Forze Armate ucraine potrebbero utilizzare per colpire obiettivi militari russi.
Le fonti spiegano che gli Stati Uniti intendono evitare situazioni in cui possano essere considerati parti direttamente coinvolte negli attacchi contro posizioni russe.
I funzionari americani sottolineano però che non viene nascosta alcuna informazione difensiva e hanno confermato che il sistema Starlink di Elon Musk rimane accessibile alle forze ucraine.
L'Amministrazione del presidente Donald Trump aveva precedentemente ordinato una parziale riduzione dello scambio di intelligence con Kyiv per incoraggiare l'Ucraina ad avviare negoziati con Mosca.
Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Mike Waltz e il direttore della CIA John Ratcliffe hanno dichiarato che tale limitazione è solo temporanea e sarà riconsiderata qualora Trump ritenesse che Kyiv stia compiendo passi concreti verso i negoziati di pace.
Ridimensionamento della presenza militare USA in Europa
Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno notificato agli alleati della NATO l'intenzione di cessare la propria partecipazione alla pianificazione di future esercitazioni militari in Europa, come riportato dal quotidiano svedese Expressen.
Questa decisione non influenzerà le esercitazioni già programmate per il 2025, ma riguarda solo quelle ancora in fase di progettazione.
Expressen suggerisce che tale decisione potrebbe essere collegata ai piani degli Stati Uniti di ridurre le spese militari in Europa per reindirizzarle verso la regione indo-pacifica, con l'obiettivo di contrastare l'influenza della Cina.
Di conseguenza, l'Europa si troverebbe costretta a dover pianificare esercitazioni senza la partecipazione degli USA o con il coinvolgimento di poche unità americane.
Anche secondo l'agenzia stampa italiana ANSA, Trump intenderebbe ridurre il contingente americano in Europa di circa il 20%, ritirando all'incirca 20.000 militari.
Il quotidiano britannico The Telegraph ha scritto, a sua volta, che il presidente statunitense sta considerando il ritiro di circa 35.000 soldati dalla Germania per trasferirli in Ungheria ed altri Paesi dell'est.
Secondo quanto riportato dal Telegraph, l'Amministrazione Trump sta valutando una ridistribuzione delle forze in Europa per concentrare le truppe nei Paesi NATO che hanno incrementato le proprie spese per la difesa.
Infine, NBC News ha riferito il 6 marzo che Trump sta considerando la possibilità di ridurre gli impegni degli Stati Uniti nei confronti degli altri Paesi alleati della NATO, in particolare rinunciando parzialmente all'osservanza dell'Articolo 5 dello Trattato dell'Alleanza, quello sulla mutua difesa.
Secondo l'idea di Trump riportata da NBC News, gli Stati Uniti non dovrebbero più essere tenuti a difendere militarmente i Paesi membri dell'Alleanza che non destinano risorse sufficienti alla difesa.