Gli Stati Uniti tagliano i buoni alimentari: 42 milioni di persone riceveranno solo metà dell'aiuto

La Casa Bianca pagherà il 50% dei sussidi alimentari a novembre, dopo che due tribunali hanno ordinato il ripristino del programma sospeso per la paralisi del governo federale. I ritardi potrebbero durare settimane o mesi.

Gli Stati Uniti tagliano i buoni alimentari: 42 milioni di persone riceveranno solo metà dell'aiuto
Photo by Earl Wilcox / Unsplash

Quarantadue milioni di americani riceveranno a novembre solo la metà dei buoni alimentari a cui hanno diritto. L'amministrazione Trump ha annunciato lunedì che verserà 4,65 miliardi di dollari da un fondo di emergenza per finanziare parzialmente lo SNAP, il principale programma pubblico di assistenza alimentare degli Stati Uniti. La decisione arriva dopo che due giudici federali hanno ordinato al governo di ripristinare i pagamenti, bloccati dall'inizio di novembre a causa della paralisi delle istituzioni federali.

Lo SNAP (Supplemental Nutrition Assistance Program) è il sistema con cui il governo americano fornisce buoni spesa alle famiglie a basso reddito. Circa una famiglia su otto negli Stati Uniti dipende da questi sussidi per acquistare cibo, ricevendo in media 187 dollari al mese per persona, secondo i dati del ministero dell'agricoltura. Quasi il 40% dei beneficiari sono bambini e adolescenti sotto i 18 anni.

Il programma è rimasto senza fondi a causa dello shutdown, termine con cui negli Stati Uniti si indica la paralisi del governo federale quando il Congresso non riesce ad approvare un nuovo bilancio. Lo shutdown attuale è iniziato il primo ottobre ed è il primo dal 2018. Durante questi periodi, gran parte delle attività governative si fermano e migliaia di dipendenti federali vengono messi in aspettativa non retribuita o costretti a lavorare senza stipendio.

La sospensione dei buoni alimentari, mai avvenuta nei sessant'anni di storia del programma, ha scatenato il panico tra milioni di famiglie che hanno iniziato ad affollarsi alle mense e alle banche alimentari. Venerdì scorso due giudici federali hanno stabilito che il blocco dei pagamenti è illegale. Secondo i magistrati, il Congresso ha stanziato oltre 5 miliardi di dollari in fondi di emergenza proprio per situazioni come questa, e l'amministrazione non solo può ma deve usare quel denaro.

Il giudice John McConnell, del tribunale federale di Providence nel Rhode Island, ha dato tempo all'amministrazione fino a lunedì per comunicare i suoi piani. L'altro giudice, Indira Talwani a Boston, ha suggerito che il governo potrebbe attingere anche a fondi aggiuntivi provenienti dalle entrate doganali, lasciando però la decisione all'esecutivo. L'amministrazione Trump ha scelto di non utilizzare questi fondi supplementari, sostenendo che sottrarli ai programmi di nutrizione infantile, come le mense scolastiche, sarebbe "un rischio inaccettabile".

Patrick Penn, alto funzionario del ministero dell'agricoltura, ha spiegato in una dichiarazione giurata presentata al tribunale che usare 4 miliardi di dollari aggiuntivi per garantire i pagamenti completi dei buoni alimentari "sposterebbe semplicemente il problema su milioni di bambini americani a basso reddito che ricevono i pasti a scuola". Il fondo da cui potrebbero attingere contiene quasi 17 miliardi di dollari, derivanti principalmente dalle entrate dei dazi doganali.

La decisione di pagare solo la metà dei sussidi ha suscitato forti critiche. "Non dovrebbe essere necessaria un'ordinanza del tribunale per costringere il presidente a fornire un'assistenza nutrizionale essenziale che il Congresso ha chiaramente stabilito debba essere garantita", ha dichiarato Skye Perryman, presidente di Democracy Forward, l'organizzazione legale che rappresenta città e associazioni che hanno fatto causa al governo. Il gruppo ha annunciato che sta valutando le prossime mosse legali per ottenere il finanziamento completo.

I tempi per l'erogazione dei pagamenti rimangono incerti. Il governo ha avvertito che potrebbero volerci settimane o addirittura mesi in alcuni stati. I sistemi informatici statali dovranno essere riprogrammati per calcolare i pagamenti ridotti, un'operazione complessa dato che alcuni di questi sistemi hanno decenni di vita. "Non è chiaro quanti stati completeranno le modifiche in modo automatizzato con interruzioni minime rispetto a operazioni manuali che potrebbero portare a errori nei pagamenti e ritardi significativi", ha scritto Penn nei documenti presentati al tribunale.

Sul fronte politico, democratici e repubblicani si accusano a vicenda della paralisi. Hakeem Jeffries, leader della minoranza democratica alla Camera dei rappresentanti, ha accusato domenica Trump e il suo partito di "strumentalizzare la fame" dei 42 milioni di beneficiari del programma. I democratici rifiutano di votare per riaprire il governo se non viene inclusa una proroga dei sussidi per l'assicurazione sanitaria previsti dall'Affordable Care Act.

Il presidente Trump, dal canto suo, ha scritto venerdì sera sul suo social network Truth Social che vuole ripristinare i benefici e che sarà "un onore" fornire i fondi, proprio come ha fatto con gli stipendi dei militari e delle forze dell'ordine durante lo shutdown. In un'intervista televisiva trasmessa domenica dal programma 60 Minutes, Trump ha però scaricato parte della responsabilità: "Non voglio che gli americani abbiano fame", ha detto, aggiungendo che "c'è un processo da seguire".

Il segretario al Tesoro Scott Bessent ha dichiarato domenica alla CNN che i pagamenti potrebbero essere ripristinati entro mercoledì, ma ha precisato che "c'è un processo da seguire, dobbiamo capire quale sia il processo".

La crisi dei buoni alimentari è solo uno degli effetti dello shutdown. Il programma WIC (Special Supplemental Nutrition Program for Women, Infants and Children), che fornisce assistenza nutrizionale a donne incinte, neomamme e bambini piccoli, ha ricevuto venerdì 450 milioni di dollari aggiuntivi che permetteranno di continuare i pagamenti per novembre. Circa 6,7 milioni di donne e bambini, incluso quasi il 41% di tutti i neonati nati negli Stati Uniti, partecipano a questo programma.

Le organizzazioni che gestiscono le banche alimentari hanno avvertito che non potranno compensare il vuoto lasciato dai buoni alimentari. "Il divario è enorme e alla fine le banche alimentari non possono riempirlo", ha detto Elizabeth Keever, responsabile delle risorse di Harvesters, una banca alimentare di Kansas City nel Missouri. Diversi stati, tra cui Arkansas, New Hampshire e Washington, hanno annunciato che useranno fondi propri per colmare il deficit, ma l'amministrazione Trump ha avvertito che non rimborserà gli stati per queste spese.

La paralisi del governo sta producendo effetti anche in altri settori. Negli aeroporti dell'area di Houston i tempi di attesa ai controlli di sicurezza hanno superato le tre ore nel fine settimana a causa della carenza di personale dell'agenzia per la sicurezza dei trasporti. A San Diego, un tribunale federale ha allestito una dispensa alimentare interna per assistere i dipendenti costretti a lavorare senza stipendio fino alla fine dello shutdown.

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