Gli Stati Uniti sono pronti a ritirare il 30% delle truppe dall'Europa
Washington valuta una riduzione significativa della presenza militare nel continente europeo come parte di una revisione strategica globale che privilegerà l'Indo-Pacifico.

Gli Stati Uniti potrebbero ridurre di circa il 30% la presenza delle proprie forze armate in Europa nell'ambito di una più ampia rivalutazione del posizionamento militare americano a livello mondiale. L'indiscrezione è stata riportata da Politico, che cita una fonte di alto livello della NATO.
Attualmente il contingente militare americano presente nei paesi europei è compreso tra 90.000 e 100.000 unità. Di questi, circa 20.000 militari sono stati inviati nella regione durante la presidenza di Joe Biden, in seguito all'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia, come ha ricordato l'esperta di relazioni internazionali Aileen Mahtle.
La Germania punto nevralgico del dispositivo statunitense
Il più consistente contingente di truppe statunitensi in Europa si trova attualmente in Germania, con circa 35.000 effettivi. Questi sono dislocati principalmente presso la base aerea di Ramstein, che rappresenta il centro nevralgico delle operazioni aeree americane, la base di Grafenwoehr, il più grande poligono di addestramento dell'esercito americano al di fuori degli Stati Uniti, e il quartier generale dell'esercito americano per Europa e Africa, situato a Wiesbaden.
La presenza militare americana sul continente europeo risponde infatti ad interessi che vanno oltre la sola difesa dell'Europa. Come ha sottolineato l'esperta Mahtle, "basi come Ramstein sono destinate non solo alla difesa dell'Europa, ma anche alla proiezione di forza verso il Medio Oriente e, in una certa misura, verso l'Africa". Ha inoltre ricordato che attraverso i Paesi europei gli Stati Uniti trasferiscono i propri equipaggiamenti militari verso altre parti del mondo.
Revisione strategica in programma per settembre
Secondo quanto riportato da Politico, l'eventuale ritiro di truppe dall'Europa e il loro trasferimento verso altre regioni potrebbero essere attuati dal Pentagono dopo la pubblicazione del Rapporto Globale sulla Postura delle Forze Armate, previsto per settembre. Il documento terrà conto dei mutevoli priorità globali degli Stati Uniti, in particolare della necessità di rafforzare la presenza nella regione indo-pacifica.
Il Segretario alla Difesa Pete Hegseth aveva già annunciato a febbraio i piani per ridurre il contingente americano in Europa, sottolineando che Washington non può fungere da garante della sicurezza per i Paesi europei indefinitamente. Durante una visita in Polonia, Hegseth aveva esortato i Paesi della regione ad aumentare le proprie spese per la difesa, "perché non si può partire dal presupposto che la presenza americana durerà per sempre".
Aumento delle spese militari europee
A giugno tutti i Paesi della NATO hanno concordato di aumentare le spese militari dal 2% al 5% del PIL entro il 2035. La Germania, in particolare, ha programmato di incrementare il proprio budget militare dagli attuali 86 miliardi di euro a 153 miliardi entro il 2029.
La possibile riduzione del contingente americano in Europa si inserisce quindi nel più ampio contesto di un riallineamento strategico degli Stati Uniti, che vedono nell'area indo-pacifica una priorità crescente per la sicurezza nazionale. Tuttavia, il ritiro parziale delle truppe dal continente europeo rappresenterebbe un cambiamento significativo nell'architettura di sicurezza transatlantica, consolidatasi nel corso di decenni di presenza militare americana in Europa.