Gli Stati Uniti preparano il vertice tra Putin e Trump in Arabia Saudita per la pace in Ucraina

Una delegazione americana di alto livello pronta a recarsi in Arabia Saudita per preparare il tavolo per i negoziati a tre con Russia e Ucraina, mentre l'Europa resta ai margini del tavolo negoziale.

Gli Stati Uniti preparano il vertice tra Putin e Trump in Arabia Saudita per la pace in Ucraina
Vladimir Putin durante la sua visita in Arabia Saudita nel 2023

L'Amministrazione Trump sta preparando ad un'iniziativa diplomatica di alto profilo per avviare i colloqui per porre fine al conflitto russo-ucraino, con l'invio di una delegazione di peso in Arabia Saudita con lo scopo di preparare il terreno ai futuri negoziati.

Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Mike Waltz, il Segretario di Stato Marco Rubio e l'inviato presidenziale per il Medio Oriente Steve Witkoff guideranno la delegazione che si incontrerà con funzionari russi di alto livello.

Si tratta dei primi colloqui diretti tra Stati Uniti e Russia dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022. La mossa diplomatica americana arriva, però, in un clima di forte tensione con gli alleati europei, esclusi dal tavolo delle trattative.

Mentre il presidente Trump ha già annunciato un probabile faccia a faccia con Vladimir Putin in Arabia Saudita, dichiarando "Ci incontreremo in Arabia Saudita, vediamo se riusciamo a concludere qualcosa", l'assenza sul tavolo dei rappresentanti delle principali potenze europee rischia di irritare gli alleati NATO.

Le tensioni transatlantiche sono emerse con particolare evidenza durante la Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, dove gli attacchi del vicepresidente americano JD Vance all'Unione Europea hanno scosso molti partecipanti.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha poi ribadito con fermezza che:

"Ci sarà pace solo se sarà garantita la sovranità dell'Ucraina. Una pace imposta non avrà mai il nostro sostegno".

La notizia dei colloqui ha colto di sorpresa anche Kyiv. Fonti ucraine hanno riferito a POLITICO che, al momento, non è previsto l'invio di alcuna delegazione.

Una circostanza che complica ulteriormente il quadro, considerando che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso pubblicamente la sua sfiducia nelle reali intenzioni di Putin:

"Trump mi ha detto che Putin vuole fermare la guerra. Gli ho risposto che Putin è un bugiardo. Spero che lo metterà sotto pressione perché non mi fido di lui".

In risposta alle mosse americane, il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato un vertice d'emergenza dei leader europei a Parigi per lunedì.

Il Ministro degli Esteri polacco Radosław Sikorski, confermando la partecipazione del primo ministro Donald Tusk, ha sottolineato a POLITICO la necessità di una risposta europea coordinata:

"Trump ha un metodo operativo che i russi chiamano 'razvedka boyem' - ricognizione attraverso il combattimento: spingi e vedi cosa succede, poi cambi posizione... E noi dobbiamo rispondere".

Resta il fatto che l'umore nelle cancellerie europee non è certo il migliore. Come ha osservato in maniera sconsolata un diplomatico europeo:

"Se devi insistere sulla tua rilevanza, probabilmente significa che non sei rilevante".
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