Gli Stati Uniti respingono l'adesione dell'Ucraina alla Nato durante i colloqui di pace

Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Mike Waltz esclude l'ingresso di Kyiv nell'Alleanza Atlantica nonostante l'offerta di dimissioni di Zelensky.

Gli Stati Uniti respingono l'adesione dell'Ucraina alla Nato durante i colloqui di pace

Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti Mike Waltz ha dichiarato ieri che l'ipotesi di un ingresso dell'Ucraina nella NATO "non è più sul tavolo", respingendo così la recente proposta del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy che si era detto disposto a dimettersi in cambio dell'adesione del suo Paese all'Alleanza Atlantica.

"Non vedo gli Stati Uniti favorevoli all'ingresso dell'Ucraina nella NATO, cosa che comporterebbe l'immediato obbligo per le truppe americane di intervenire per difenderla in base all'Articolo 5".

Così ha detto Waltz durante un'intervista a Fox News, sottolineando come questo scenario sia "molto diverso dall'impegno degli USA verso i Paesi già membri della NATO".

Le dichiarazioni di Waltz seguono il suo recente viaggio in Arabia Saudita, dove insieme al Segretario di Stato Marco Rubio, al direttore della CIA John Ratcliffe e all'inviato speciale Steve Witkoff, ha guidato i colloqui con Mosca per porre fine al conflitto russo-ucraino.

L'Ucraina non era presente ai negoziati ed ha già espresso la sua contrarietà a qualsiasi accordo che le venga imposto, specialmente se dovesse comportare la cessione dei territori occupati dalla Russia.

La tensione è ulteriormente aumentata dopo che il presidente Donald Trump ha attaccato Zelensky sulla piattaforma Truth Social, definendolo un "dittatore senza elezioni", alimentando i timori di un possibile allineamento americano alle richieste del presidente russo Vladimir Putin.

Per quanto riguarda la sicurezza futura dell'Ucraina, Waltz ha indicato che gli Stati Uniti sostengono l'idea di "forti garanzie di sicurezza" da parte di Francia, Regno Unito e altri Paesi europei.

"Da anni chiediamo all'Europa di farsi carico della propria difesa, poiché i contribuenti americani hanno sostenuto un onere sproporzionato per decenni".

Il Consigliere ha anche ribadito la proposta di Trump di garantire la sicurezza americana all'Ucraina in cambio di minerali rari, un'offerta che però non ha trovato interesse da parte ucraina.

"Naturalmente gli Stati Uniti proteggerebbero i propri investimenti", ha concluso Waltz, sostenendo che questo accordo potrebbe valere "migliaia di miliardi non solo per il popolo ucraino, ma anche per noi e per la stabilità della regione".

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