Gli Stati Uniti propongono una forza internazionale a Gaza per almeno due anni
Una bozza di risoluzione presentata al Consiglio di Sicurezza dell'ONU prevede il dispiegamento di truppe multinazionali entro gennaio per garantire la sicurezza e il disarmo della Striscia fino alla fine del 2027
Gli Stati Uniti hanno inviato lunedì a diversi membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite una bozza di risoluzione per l'istituzione di una forza internazionale a Gaza che dovrebbe rimanere attiva per almeno due anni. Lo riporta Axios, che ha ottenuto una copia del documento classificato come "sensibile ma non riservato". La bozza conferisce agli Stati Uniti e agli altri paesi partecipanti un mandato ampio per governare Gaza e garantire la sicurezza fino alla fine del 2027, con la possibilità di estensioni successive.
La bozza di risoluzione sarà la base per i negoziati nei prossimi giorni tra i membri del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, con l'obiettivo di votarla nelle prossime settimane e dispiegare le prime truppe a Gaza entro gennaio. Un funzionario americano ha dichiarato ad Axios che la Forza di Sicurezza Internazionale, indicata con la sigla ISF, sarà "una forza di applicazione e non una forza di peacekeeping". La forza coinvolgerà truppe di diversi paesi partecipanti e sarà istituita in consultazione con il Consiglio per la Pace di Gaza, che il presidente Trump ha annunciato di voler presiedere personalmente. La bozza prevede inoltre che il Consiglio per la Pace rimanga operativo almeno fino alla fine del 2027.
Secondo la bozza, la ISF avrà il compito di proteggere i confini di Gaza con Israele e l'Egitto, tutelare i civili e i corridoi umanitari, e addestrare una nuova forza di polizia palestinese, con la quale collaborerà nella sua missione. La forza internazionale dovrà anche "stabilizzare l'ambiente di sicurezza a Gaza garantendo il processo di smilitarizzazione della Striscia di Gaza, inclusa la distruzione e la prevenzione della ricostruzione di infrastrutture militari, terroristiche e offensive, così come la dismissione permanente delle armi dei gruppi armati non statali", si legge nel documento.
Questa formulazione suggerisce che il mandato include il disarmo di Hamas, qualora il gruppo o elementi al suo interno non lo facciano volontariamente. La bozza specifica inoltre che la ISF assumerà "compiti aggiuntivi che possano essere necessari a supporto dell'accordo su Gaza". L'obiettivo della forza internazionale è fornire sicurezza nella Striscia durante un periodo di transizione in cui Israele dovrà ritirarsi gradualmente da ulteriori parti di Gaza e l'Autorità Palestinese dovrà condurre riforme che le permettano di assumere il controllo della Striscia a lungo termine.
Diversi paesi hanno già manifestato la disponibilità a contribuire con le proprie truppe alla forza internazionale. Secondo quanto riportato in precedenza da Axios, tra questi ci sono Indonesia, Azerbaigian, Egitto e Turchia. Il dispiegamento della forza rappresenterebbe un cambiamento significativo nella gestione della sicurezza di Gaza e potrebbe segnare l'inizio di una nuova fase dopo mesi di conflitto nella regione.