Gli Stati Uniti minacciano di colpire obiettivi iraniani in Yemen
Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Mike Waltz indica che l'Amministrazione Trump è pronta a prendere di mira non solo gli Houthi ma anche obiettivi direttamente legati all'Iran.
Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, Mike Waltz, ha dichiarato ieri che Washington potrebbe colpire anche obiettivi iraniani in Yemen nell'ambito della campagna militare contro i ribelli Houthi.
Tra i possibili bersagli citati da Waltz figurano navi iraniane vicino alla costa yemenita, utilizzate per raccogliere informazioni di intelligence, addestratori militari iraniani e altre risorse che Teheran avrebbe schierato per sostenere gli Houthi nel colpire l'economia globale.
Questa dichiarazione arriva subito dopo i primi attacchi ordinati dal presidente Trump in territorio yemenita, che secondo fonti affiliate agli Houthi avrebbero causato almeno 31 vittime. Waltz ha inoltre confermato che gli attacchi hanno colpito e "eliminato diversi leader Houthi".
Waltz ha sottolineato che gli attacchi statunitensi in Yemen rappresentano anche un chiaro avvertimento rivolto all'Iran: "Riterremo responsabili non solo gli Houthi, ma anche i loro sostenitori iraniani".
Un quadro diplomatico complesso
Le dichiarazioni aggressive di Waltz si inseriscono in un contesto diplomatico delicato. Solo la settimana scorsa, il presidente Trump aveva inviato una lettera alla Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, proponendo negoziati per un nuovo accordo nucleare che includesse anche limitazioni al sostegno iraniano a gruppi terroristici e milizie regionali, inclusi gli Houthi.
La risposta di Khamenei è stata immediata e dura: ha definito l'offerta di Trump un "inganno", ribadendo che l'Iran non accetterà alcuna restrizione nelle sue relazioni regionali. Teheran ha anche condannato duramente gli attacchi americani in Yemen.
Minacce e avvertimenti dagli Stati Uniti
Trump ha chiarito che se l'Iran non accetterà un accordo, gli Stati Uniti sono pronti a perseguire "altre opzioni" per impedire che Teheran ottenga armi nucleari.
Intervistato durante il programma "This Week" dell'ABC, Waltz ha confermato che "tutte le opzioni sono sul tavolo" per contrastare il programma nucleare iraniano.
Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale ha inoltre affermato che l'Iran deve rinunciare completamente a tutte le componenti del suo programma nucleare, inclusi missili, armamenti e arricchimento dell'uranio, altrimenti dovrà affrontare "serie conseguenze". Waltz ha precisato che "all'Iran è stata offerta una via d'uscita".
Vale la pena ricordare che durante il suo primo mandato Trump aveva ritirato gli Stati Uniti dall'accordo nucleare del 2015, che prevedeva limiti e ispezioni al programma nucleare iraniano.