Gli Stati Uniti interrompono il sostegno al ripristino della rete energetica ucraina
Il Dipartimento di Stato chiude il programma USAID che aveva investito centinaia di milioni di dollari per aiutare l'Ucraina a rafforzare la sua rete energetica dopo i danni causati dagli attacchi russi.
Il Dipartimento di Stato americano ha interrotto, questa settimana, un’iniziativa dell’Agenzia Statunitense per lo Sviluppo Internazionale (USAID).
Tale progetto aveva investito centinaia di milioni di dollari per ripristinare la rete energetica ucraina, danneggiata dagli attacchi dell’esercito russo, come riportato da due funzionari USAID impegnati nella missione ucraina a NBC News.
In alcune regioni del Paese sono stati imposti blackout notturni a causa degli attacchi diretti alle infrastrutture energetiche da parte di droni e missili russi. Durante i tre anni di guerra, i sistemi elettrici ucraini hanno subito impatti quasi costanti, mettendo a dura prova la resilienza nazionale.
Un funzionario, intervistato da NBC News, ha dichiarato:
"Questa decisione compromette significativamente la capacità di questa Amministrazione di negoziare il cessate il fuoco e segnala alla Russia che non ci interessano l'Ucraina o i nostri investimenti passati."
Lo stesso funzionario ha aggiunto:
"La Russia sta conducendo una guerra a doppio binario in Ucraina: una militare ma anche economica. Stanno cercando di distruggere l'economia, ma USAID ha svolto un ruolo centrale nell'aiutarla a essere resiliente, [incluso] il rafforzamento della propria rete energetica... Abbiamo fornito un vasto sostegno al governo ucraino per evitare una crisi macroeconomica."
Oltre alla sospensione del Progetto per la Sicurezza Energetica dell'Ucraina, USAID sta anche attuando una drastica riduzione della propria presenza nel Paese.
Prima delle decisioni dell'Amministrazione Trump 64 dipendenti e appaltatori operavano in Ucraina. Ora dopo le nuove direttive solo 8 operatori rimarranno sul campo, mentre il resto del personale è stato messo in congedo amministrativo e invitato a rientrare negli Stati Uniti, perché non considerato come “critico”.
Anche l'Ufficio USAID per l’Europa e l’Eurasia, che supervisiona la missione ucraina, che finora contava 115 dipendenti con sede a Washington, D.C, sarà ridotto a 29 dipendenti attivi, segnando un ulteriore restringimento dell’impegno dell’agenzia.
I due funzionari hanno evidenziato che il ritiro di fatto di USAID dall'Ucraina potrebbe lasciare la rete energetica ucraina particolarmente vulnerabile, soprattutto in pieno inverno, esponendola a ulteriori attacchi da missili russi.
Inoltre, hanno sottolineato il ruolo cruciale di USAID nel garantire che gli aiuti finanziari destinati all'Ucraina vengano spesi correttamente. Come ha dichiarato uno di loro:
"Non avremo più il controllo su dove sono andati a finire questi soldi negli ultimi anni."