Gli Stati Uniti fanno pressione su Zelensky per tenere le elezioni in Ucraina entro fine 2025

La nuova Amministrazione Trump spinge per un ritorno alle urne anche nel caso in cui la guerra non dovesse terminare, mentre Zelensky valuta se ricandidarsi con i sondaggi che lo vedono perdere contro Zaluzhny.

Gli Stati Uniti fanno pressione su Zelensky per tenere le elezioni in Ucraina entro fine 2025
Foto di Glib Albovsky / Unsplash

Negli ultimi giorni, da Washington filtra sempre più la volontà dell’Amministrazione Trump di accelerare il processo elettorale in Ucraina come parte del piano di pace per porre fine ad una guerra che va ormai avanti da quasi 3 anni.

Keith Kellogg, inviato speciale del presidente Donald Trump per Ucraina e Russia, ha ribadito, in una intervista concessa a Reuters, la necessità di indire le elezioni, sia presidenziali che parlamentari, entro la fine dell’anno.

Kellogg ha sottolineato che il ritorno alle urne potrebbe avvenire con maggior ragione se Kyiv e Mosca dovessero raggiungere una tregua nei prossimi mesi, creando così le condizioni per negoziati di pace più definitivi, ma lasciando intendere che queste elezioni dovrebbero tenersi a prescindere.

Il contesto elettorale interrotto dalla guerra

Fonti interne all’Amministrazione Trump rivelano che, oltre a Kellogg, anche diversi altri alti funzionari stanno discutendo come “convincere” l’Ucraina a prepararsi per le elezioni nell’ambito di un primo accordo di cessate il fuoco con la Russia.

L’idea è che il vincitore delle elezioni, legittimato dalle urne, possa poi assumersi la responsabilità di guidare il Paese nelle trattative con Mosca per un accordo di pace più duraturo.

Le elezioni presidenziali e parlamentari sarebbero dovute tenersi nel 2024, ma l'invasione russa su larga scala e lo stato di guerra poi invocato hanno imposto la sospensione di tutte le consultazioni.

Nei fatti, il mandato di presidente di Volodymyr Zelensky è terminato il 20 maggio scorso senza che fosse possibile procedere al rinnovo delle cariche, poiché la Costituzione ucraina vieta ogni forma di voto durante la legge marziale.

Tale situazione ha spinto il presidente russo Vladimir Putin — recentemente rieletto per un quinto mandato in una "elezione" senza veri rivali — a definire Zelensky come presidente “illegittimo”, sostenendo che quest’ultimo non disponga dei poteri necessari per firmare un trattato di pace.

Secondo Putin, un documento così cruciale per la sicurezza di entrambe le nazioni richiede una precisione giuridica assoluta, che risulta compromessa dall’assenza di un presidente confermato dalle urne.

Il fattore Zaluzhny e l'indecisione di Zelensky a ricandidarsi

Anche fonti interne ucraine citate da RBC-Ucraina confermano che numerosi partner occidentali, in primis gli Stati Uniti, iniziano a spingere seriamente affinché l’Ucraina si rechi al voto non appena si concluderanno le operazioni militari e verrà revocata la legge marziale.

In passato, Zelensky aveva dichiarato la sua disponibilità a indire le elezioni, ma solo a condizione che fosse garantita una tregua e la sicurezza del Paese.

Tuttavia, al momento resta incerto se il presidente uscente deciderà di ricandidarsi, trattandosi di una decisione che dipenderà sia dalle condizioni del Paese al termine del conflitto che dal profilo degli eventuali rivali per la presidenza.

Secondo gli ultimi sondaggi — sia pubblici che riservati — la popolarità di Zelensky è stata infatti superata da quella dell’ex comandante in capo delle Forze Armate ucraine, Valeriy Zaluzhny, inviato da Zelensky a Londra con l’incarico di Ambasciatore e considerato come favorito per la vittoria alle elezioni presidenziali in caso di sua candidatura.

Di recente si è saputo che, proprio per questo motivo, il capo dell’ufficio presidenziale di Zelensky, Andriy Yermak, si sarebbe recato nella capitale britannica proprio per incontrarlo e dissuaderlo dal candidarsi come presidente, offrendogli invece la leadership del partito di Zelensky per le prossime elezioni parlamentari.

Focus America non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.