Gli Stati Uniti designano i cartelli della droga messicani come gruppi terroristici
Il Dipartimento di Stato designa otto cartelli del narcotraffico come organizzazioni terroristiche, aprendo la strada a possibili sanzioni finanziarie. Tensioni diplomatiche in salita con il Messico sullo sfondo di una possibile azione militare.
Il Dipartimento di Stato americano ha ufficialmente designato otto tra i più potenti cartelli messicani della droga come organizzazioni terroristiche straniere, una mossa che segna un'escalation significativa nella lotta al narcotraffico internazionale.
La decisione, firmata dal Segretario di Stato Marco Rubio, include anche il gruppo venezuelano Tren de Aragua e la gang Mara Salvatrucha (MS-13).
La designazione riguarda inoltre anche il Cartel de Sinaloa, il Cartel de Jalisco Nueva Generación, i Carteles Unidos, il Cartel del Noreste, il Cartel del Golfo e La Nueva Familia Michoacana.
Questa azione amministrativa trova le sue radici in un ordine esecutivo firmato dal presidente Trump nel suo primo giorno di mandato nel 2025.
Implicazioni e reazioni
La classificazione come organizzazioni terroristiche apre la porta a potenziali sanzioni finanziarie ed azioni militari contro questi gruppi e i loro affiliati.
Elon Musk, leader del Dipartimento per l'Efficienza Governativa (DOGE) ed alto consigliere di Trump, ha suggerito sulla sua piattaforma X la possibilità di attacchi con droni contro questi gruppi, sollevando preoccupazioni diplomatiche.
That means they’re eligible for drone strikes https://t.co/aWxKkeAinG
— Elon Musk (@elonmusk) February 19, 2025
Già durante il suo primo mandato, Trump aveva già esplorato la possibilità di azioni militari dirette contro i cartelli.
Secondo quanto rivelato dall'ex Segretario alla Difesa Mark Esper nel suo libro "A Sacred Oath", il presidente aveva richiesto consulenza al Pentagono sulla possibilità di lanciare missili in Messico, un'opzione che fu poi scartata.
Il Segretario di Stato Rubio, durante la sua audizione di conferma al Senato, non aveva escluso l'uso della forza militare contro i cartelli messicani, ma ha sottolineato la sua preferenza per un approccio cooperativo:
"C'è molto che possiamo fare e continueremo a fare in stretta partnership con i nostri alleati in Messico. Penso che possano fare di più anche loro per affrontare questa sfida."
La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha reagito fermamente a queste ipotesi, dichiarando che il Messico "non accetterà la violazione della propria sovranità" né "azioni extraterritoriali" da parte degli Stati Uniti.
Tuttavia, ha anche sottolineato possibili aspetti positivi della designazione, come una maggiore collaborazione nelle indagini sul riciclaggio di denaro, considerando che gran parte del mercato della droga si trova negli Stati Uniti.
Misure di contenimento
Nel frattempo, l'Amministrazione Trump ha già negoziato con il Messico un accordo temporaneo: il presidente ha accettato di sospendere per almeno un mese l'imposizione di dazi del 25% sui prodotti messicani in cambio dell'invio di 10.000 soldati messicani al confine per supportare le operazioni di controllo dell'immigrazione.
La designazione come gruppi terroristici si inserisce in un contesto più ampio di lotta al traffico di fentanyl e all'immigrazione irregolare.
Sam Chapman, un padre californiano il cui figlio sedicenne è morto per avvelenamento da fentanyl nel 2021, ha espresso il suo sostegno alla decisione:
"Molti di noi genitori sono colpiti da come l'Amministrazione Trump abbia posto la battaglia contro il fentanyl in cima alla lista delle priorità."