Gli Stati Uniti creano 151.000 posti di lavoro a febbraio, ma la disoccupazione sale al 4,1%
Nonostante le incertezze legate alla guerra commerciale ed i licenziamenti nels settore pubblico voluti dal DOGE, il mercato del lavoro americano mostra ancora segnali di robustezza.
Negli Stati Uniti sono stati creati 151.000 nuovi posti di lavoro nel mese di febbraio, mentre il tasso di disoccupazione è leggermente aumentato al 4,1%. Lo ha comunicato venerdì il Dipartimento del Lavoro americano, nel primo rapporto completo sull'occupazione dell'era Trump.
Il settore sanitario ha guidato l'aumento dei posti di lavoro aggiungendo circa 52.000 posti di lavoro. Anche il settore dei servizi finanziari ha fatto un balzo in avanti per la prima volta da mesi, aggiungendo 21.000 posizioni, mentre il mercato immobiliare ha iniziato a dare nuovi segnali di vita.

Il settore delle costruzioni ha aggiunto 19.000 posti di lavoro, grazie all'inizio della ricostruzione in alcune zone del Paese dopo i disastri naturali, come gli incendi di gennaio a Los Angeles. Anche il settore dei trasporti e dei magazzini ha registrato una crescita di 18.000 posti di lavoro.

L'aumento dei posti di lavoro è stato, comunque, inferiore alle aspettative degli analisti, che si aspettavano 170.000 nuovi posti di lavoro a febbraio, ma è stato probabilmente attenuato dal forte maltempo invernale in alcune zone del Paese e dai licenziamenti nel governo federale.
La crescita del salario orario medio è rallentata a febbraio, ma è aumentata del 4,0% negli ultimi 12 mesi, raggiungendo i 35,93 dollari l'ora, consentendo ai lavoratori di recuperare una parte del potere d'acquisto perso a causa dell'inflazione degli scorsi anni.
I dati mostrano un mercato del lavoro in salute, che sembra contraddire altri indicatori che invece suggerivano come l'incertezza legata alle guerre commerciali stesse pesando sull'economia americana.
Un elemento significativo del rapporto riguarda il governo federale, che ha perso 10.000 posti di lavoro il mese scorso, possibile conseguenza dell'iniziativa di riduzione dei costi promossa da Elon Musk attraverso il Dipartimento per l'Efficienza Governativa (DOGE).
Va notato, però, che i dati sul lavoro sono stati raccolti nella seconda settimana di febbraio, quando il DOGE di Elon Musk stava appena iniziando a ridurre il personale delle agenzie federali.
Nello stesso periodo, alcuni contratti e sovvenzioni federali erano stati congelati o tagliati a causa di ordini esecutivi, portando a licenziamenti nel settore privato tra gli appaltatori governativi e le organizzazioni non profit.
La Federal Reserve, nel frattempo, ha mantenuto una posizione di attesa riguardo ai tassi di interesse, mentre l'inflazione appare più persistente del previsto. I funzionari della Fed citano anche l'incertezza relativa alle politiche della Casa Bianca che potrebbero influenzare l'economia.