Gli Stati Uniti bloccano l’uso ucraino dei missili a lungo raggio contro la Russia

Il Wall Street Journal ha rivelato che il Pentagono ha da mesi bloccato l’uso da parte dell’Ucraina dei missili a lungo raggio forniti dagli Stati Uniti per colpire obiettivi all’interno della Russia. La misura, mai annunciata pubblicamente, sarebbe parte di una strategia della Casa Bianca volta a incoraggiare Mosca ad aprire negoziati di pace.

Secondo quanto riportato dal quotidiano, il Dipartimento della Difesa ha istituito una procedura di approvazione di alto livello che impedisce a Kiev di impiegare i missili Army Tactical Missile Systems (ATACMS) contro il territorio russo. Gli ufficiali statunitensi citati spiegano che, almeno in un’occasione, l’Ucraina aveva richiesto di poter utilizzare questi sistemi per colpire un obiettivo in Russia, ma la richiesta è stata respinta.

Gli ATACMS rappresentano uno degli armamenti più avanzati forniti dagli Stati Uniti all’Ucraina. Con una gittata superiore a quella della maggior parte delle armi in possesso di Kiev, permetterebbero di colpire infrastrutture militari ben oltre la linea del fronte. Tuttavia, Washington teme che un loro utilizzo diretto contro la Russia possa provocare un’escalation del conflitto.

Il Wall Street Journal riferisce che la decisione di limitare l’impiego dei missili non è stata resa pubblica, ma è rimasta confinata a un ristretto circuito di funzionari. La misura è entrata in vigore dalla tarda primavera e ha vincolato l’Ucraina in una fase cruciale della sua resistenza all’invasione russa.

La questione si inserisce in un contesto diplomatico delicato. Mentre il presidente Donald Trump cerca di mantenere aperti i canali con Vladimir Putin, la Casa Bianca avrebbe preferito ridurre i rischi di un allargamento del conflitto e, al tempo stesso, offrire un incentivo a Mosca per avviare trattative con Kiev.