Gli Stati Uniti accelerano lo sviluppo della nuova arma nucleare B61-13, 24 volte più potente di Hiroshima
Il progetto procede con sette mesi di anticipo mentre Trump avvia colloqui diretti con l'Iran sul programma nucleare di Tehran.

GGli Stati Uniti hanno intensificato la produzione della nuova bomba nucleare B61-13, un'arma con una potenza fino a 24 volte superiore rispetto a quella sganciata su Hiroshima durante la Seconda Guerra Mondiale.
Secondo quanto comunicato dai Sandia National Laboratories, lo sviluppo procede con sette mesi di anticipo rispetto alla tabella di marcia, grazie a una “pianificazione innovativa del programma”.
Caratteristiche della B61-13
La B61-13 è stata commissionata nel 2023 dal Dipartimento dell’Energia e dalla National Nuclear Security Administration (NNSA) come nuova bomba a gravità nucleare.
A differenza dei missili, che si muovono grazie a un motore proprio, la B61-13 è una bomba non autopropulsa. Questo significa che deve essere trasportata e sganciata da un aereo.
Una volta rilasciata, però, non cade semplicemente in linea retta: è dotata di un sistema che la guida con precisione verso l’obiettivo.
Grazie a un kit montato nella coda, la bomba può infatti correggere la sua traiettoria durante la discesa.
Questo permette di colpire il bersaglio con grande accuratezza, riducendo il rischio di errori e di danni collaterali. È una caratteristica importante, soprattutto in scenari complessi dove la precisione è fondamentale.
La B61-13 deriva da una versione precedente, la B61-7, ma presenta diverse migliorie. Tra le più significative c’è la possibilità di regolare la potenza dell’esplosione, che può variare da 10 a 360 kilotoni.
Questo significa che l’arma può essere adattata a diversi scenari: colpire obiettivi più contenuti o, al contrario, avere un impatto devastante, se necessario.
Per fare un confronto, la bomba sganciata su Hiroshima aveva una potenza stimata tra i 12 e i 18 kilotoni, mentre quella su Nagasaki tra i 18 e i 23 kilotoni.
Impiego operativo e prospettive future
La B61-13 rappresenta l’evoluzione più recente del più longevo programma di armamenti nucleari degli Stati Uniti, avviato nel 1968.
L’arma sarà inizialmente impiegata dal bombardiere stealth B-2 Spirit e successivamente anche dal nuovo B-21 Raider, attualmente in fase di sviluppo.
Nonostante abbia definito le armi nucleari come "la più grande minaccia esistenziale per l'umanità", il presidente Donald Trump ha sostenuto la necessità di rafforzare l’arsenale nucleare per fronteggiare le potenze rivali, in particolare Cina e Russia.