Gli inviati di Trump lunedì a Berlino per spingere Kyiv ad accettare il piano di pace per l'Ucraina

Steve Witkoff e Jared Kushner incontreranno lunedì Zelensky e i leader europei. Il principale ostacolo resta la richiesta di cedere territorio alla Russia. Gli Stati Uniti propongono garanzie di sicurezza simili all'articolo 5 della NATO legalmente vincolanti da far approvare al Congresso.

Gli inviati di Trump lunedì a Berlino per spingere Kyiv ad accettare il piano di pace per l'Ucraina
Foto di Tina Hartung / Unsplash

Steve Witkoff e Jared Kushner, gli inviati del presidente Donald Trump, incontreranno lunedì a Berlino il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insieme ai leader di Germania, Francia e Regno Unito per cercare di raggiungere un accordo sul piano di pace americano per l'Ucraina. Lo hanno confermato ad Axios due funzionari della Casa Bianca. L'amministrazione Trump sta esercitando forti pressioni su Kyiv affinché approvi la proposta, ma le concessioni territoriali richieste all'Ucraina rimangono il principale punto di attrito.

Secondo un funzionario della Casa Bianca, la parte americana ritiene che tutte le altre questioni siano vicine a una risoluzione e che Zelensky possa aver offerto una possibile soluzione sulla questione del territorio. Durante le sue dichiarazioni pubbliche di giovedì, il presidente ucraino ha suggerito che l'Ucraina potrebbe tenere un referendum su un accordo di pace che includa la cessione di territorio. Secondo le fonti di Axios, li Stati Uniti considerano questo un progresso.

Passi in avanti sul Donbass

L’ultima versione del piano americano include ancora la richiesta russa di controllare l'intera regione del Donbass, nonostante circa il 14% di quest'area resti in mano ucraina. La proposta prevede che il territorio in questione diventi una zona demilitarizzata. Tuttavia, nelle stesse dichiarazioni, Zelensky si è mostrato molto scettico riguardo alla proposta americana di creare una "zona economica libera" nel Donbass e sta cercando modifiche e chiarimenti su altre questioni. Il presidente ucraino ha affermato che la questione se i compromessi richiesti all'Ucraina siano equi "riceverà risposta dal popolo ucraino" attraverso un referendum o elezioni.

Tenere una tale consultazione nelle circostanze attuali sarebbe però estremamente difficile. Tuttavia, un funzionario americano ha riferito che durante un incontro venerdì i leader europei hanno dichiarato che se Zelensky proporrà un referendum sul territorio lo sosterranno. Durante lo stesso incontro virtuale, Witkoff e Kushner hanno discusso il piano per una zona demilitarizzata con i consiglieri per la sicurezza nazionale di Ucraina, Germania, Francia e Regno Unito.

Un funzionario della Casa Bianca ha spiegato che quelle discussioni e l'ultimo ciclo di colloqui tra Stati Uniti e Ucraina di giovedì hanno mostrato progressi sufficienti a convincere Trump a inviare Witkoff e Kushner in Europa. "Credono che ci possa essere una possibilità di pace e il presidente si fida di loro", ha dichiarato un secondo funzionario della Casa Bianca.

Le garanzie di sicurezza per l’Ucraina

I negoziati sulle garanzie di sicurezza che l'Ucraina riceverà in cambio dagli Stati Uniti e dall'Europa hanno invece già fatto progressi significativi. Un alto funzionario americano ha rivelato che l'Amministrazione Trump è disposta a dare all'Ucraina una garanzia basata sull'articolo 5 della NATO, che verrebbe approvata dal Congresso e sarebbe legalmente vincolante. "Vogliamo dare agli ucraini una garanzia di sicurezza che da un lato non sia un assegno in bianco ma dall'altro sia abbastanza forte. Siamo disposti a inviarla al Congresso per farla votare", ha affermato un funzionario della Casa Bianca ad Axios.

Secondo il funzionario americano, sarebbero in discussione tre accordi separati su pace, garanzie di sicurezza e ricostruzione, e gli ultimi colloqui hanno fornito agli ucraini "una visione completa del dopo guerra" per la prima volta. Anche i negoziati sul pacchetto economico e di ricostruzione post-bellico stanno procedendo bene. "Quando le persone vedono cosa otterranno e non solo cosa dovranno cedere, sono più disposte ad andare avanti", ha spiegato il funzionario. "Secondo l'attuale proposta, la guerra finirà con l'Ucraina che mantiene la sovranità sull'80% del suo territorio, otterrà la garanzia di sicurezza più grande e forte che abbia mai avuto e riceverà un pacchetto di aiuti molto significativo", ha aggiunto.

Diversi leader europei hanno comunque consigliato a Zelensky di non affrettarsi a concludere un accordo, in particolare uno che lo costringa a cedere territorio che l'Ucraina non ha effettivamente perso sul campo di battaglia. Non è inoltre per nulla chiaro se la Russia sia disposta ad accettare le ultime proposte americane.

Focus America non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.