Gli Epstein Files pubblicati sono solo parziali e molto redatti

Il Dipartimento di Giustizia ha rilasciato venerdì migliaia di file relativi a Jeffrey Epstein, ma molti sono oscurati e l'agenzia non ha rispettato la scadenza legale per divulgare tutto il materiale, scatenando critiche bipartisan al Congresso.

Gli Epstein Files pubblicati sono solo parziali e molto redatti
House Oversight Committee

Il Dipartimento di Giustizia americano ha pubblicato venerdì circa 13.000 file relativi alle indagini sul finanziere Jeffrey Epstein, morto in carcere nel 2019. La divulgazione è avvenuta in risposta a una legge approvata dal Congresso a novembre, ma il rilascio si è rivelato parziale e pesantemente oscurato, provocando immediate reazioni critiche da parte di parlamentari di entrambi i partiti e delle vittime di Epstein.

Todd Blanche, vice procuratore generale, ha dichiarato a Fox News che il dipartimento rilascerà "diverse centinaia di migliaia di documenti" aggiuntivi nelle prossime settimane. La legge firmata dal presidente Donald Trump il 19 novembre imponeva la pubblicazione di tutto il materiale non classificato entro 30 giorni, quindi entro venerdì 19 dicembre. Il mancato rispetto della scadenza rappresenta una violazione della normativa.

I due deputati che hanno redatto la legge, il democratico Ro Khanna della California e il repubblicano Thomas Massie del Kentucky, hanno criticato aspramente il rilascio parziale. Khanna ha definito il materiale pubblicato "incompleto, con troppe oscurazioni" e ha dichiarato alla CNN che "i documenti più importanti mancano". Ha specificato che non sono stati inclusi un atto d'accusa preliminare di 60 capi d'imputazione redatto nel 2007 e un memorandum dettagliato con le prove raccolte da un procuratore federale in Florida, documenti che le vittime considerano cruciali.

Massie ha scritto sui social media che il rilascio "non rispetta né lo spirito né la lettera della legge" e ha suggerito che il procuratore generale Pam Bondi potrebbe essere perseguita per ostruzione alla giustizia da una futura amministrazione. La legge stabilisce esplicitamente che nessun documento può essere "trattenuto, ritardato o oscurato sulla base di imbarazzo, danno reputazionale o sensibilità politica, inclusa quella di qualsiasi funzionario governativo".

Il materiale pubblicato include migliaia di fotografie e documenti investigativi provenienti da tre indagini principali: l'inchiesta iniziale della polizia di Palm Beach in Florida del 2005, l'indagine federale conclusasi nel 2008 con un accordo giudiziario favorevole a Epstein, e l'inchiesta finale dei procuratori di Manhattan del 2019, mai conclusa per la morte di Epstein in carcere.

Numerose immagini ritraggono l'ex presidente Bill Clinton, tra cui una foto in una vasca idromassaggio con una persona il cui volto è stato oscurato. Un portavoce del Dipartimento di Giustizia ha confermato che la persona censurata è una vittima di Epstein. Le foto di Clinton sono state evidenziate dai funzionari della Casa Bianca, in un momento in cui i repubblicani cercano di spostare l'attenzione dal rapporto tra Trump e Epstein. Il portavoce di Clinton, Angel Ureña, ha accusato l'amministrazione Trump di "proteggersi da ciò che verrà dopo" e ha sottolineato che Clinton interruppe i rapporti con Epstein prima che i suoi crimini venissero alla luce.

Il nome di Trump appare raramente nel materiale pubblicato venerdì, nonostante i due uomini siano stati amici intimi per anni. La maggior parte delle foto che lo riguardano erano già pubbliche, incluse immagini di lui e della moglie Melania con Epstein e Ghislaine Maxwell, complice di Epstein che sta scontando una pena di 20 anni di carcere.

Tra i documenti più significativi figura un rapporto dell'FBI del settembre 1996 che conferma la denuncia di Maria Farmer contro Epstein per pornografia infantile. Farmer, una delle prime vittime conosciute, aveva sostenuto per anni di aver allertato le autorità federali già negli anni '90, ma il rapporto non era mai stato reso pubblico. Jennifer Freeman, avvocato di Farmer, ha dichiarato che se l'FBI avesse agito sulla denuncia, "oltre mille vittime avrebbero potuto essere risparmiate e 30 anni di trauma evitati".

Molte delle pagine rilasciate sono pesantemente oscurate. Un documento di 119 pagine relativo a un gran giurì di New York è completamente censurato, senza alcuna spiegazione. La funzione di ricerca sul sito del Dipartimento di Giustizia inizialmente non funzionava, rendendo difficile per le vittime trovare informazioni sui propri casi. Diverse sopravvissute hanno espresso frustrazione. Lisa Phillips ha dichiarato alla CNN di credere che il Dipartimento di Giustizia stia "proteggendo se stesso, non le vittime".

Blanche ha scritto in una lettera al Congresso che il dipartimento ha identificato 1.200 nomi di vittime o loro parenti e che i suoi avvocati hanno bisogno di più tempo per oscurare materiale che potrebbe rivelarne l'identità. Ha promesso il rilascio di ulteriori documenti entro la fine dell'anno. Il senatore democratico Chuck Schumer ha criticato il rilascio definendolo "solo una frazione dell'intero corpo di prove" e ha affermato che "rilasciare semplicemente una montagna di pagine oscurate viola lo spirito della trasparenza e la lettera della legge".

I file includono anche foto di celebrità che frequentavano Epstein, tra cui Michael Jackson, Mick Jagger, il giornalista Walter Cronkite e l'attore Kevin Spacey. Non ci sono tuttavia indicazioni di comportamenti illeciti da parte loro. La Casa Bianca ha dichiarato che il rilascio dimostra che "l'amministrazione Trump è la più trasparente della storia", affermazione contestata dai critici che sottolineano le pesanti oscurazioni e il rilascio incompleto.

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