Gli elettori Repubblicani vorrebbero un terzo mandato di Trump

Un nuovo sondaggio rivela che il 53% degli elettori repubblicani sarebbe favorevole a un’eventuale candidatura di Donald Trump nel 2028, nonostante il divieto costituzionale. Intanto, democratici e indipendenti si mostrano scettici e preoccupati per le ambizioni del presidente.

Gli elettori Repubblicani vorrebbero un terzo mandato di Trump
White House

Un sondaggio condotto da Data for Progress e reso noto in esclusiva a Semafor rivela che la maggioranza degli elettori repubblicani sarebbe disposta a sostenere un terzo mandato presidenziale di Donald Trump, nonostante il divieto esplicito previsto dal XXII emendamento della Costituzione americana, che limita a due il numero di mandati presidenziali. Il sondaggio, realizzato su un campione di 1.247 elettori probabili, mostra che il 53% dei repubblicani si dichiara favorevole all’idea che Trump si candidi nuovamente nel 2028.

Curiosamente, però, gli elettori repubblicani sembrano meno convinti rispetto a democratici e indipendenti sul fatto che Trump possa effettivamente tentare questa mossa. Solo una minoranza dei repubblicani ritiene probabile che il presidente cerchi di aggirare la Costituzione, mentre il 59% dei democratici è convinto che Trump proverà a candidarsi di nuovo. Questa percezione è alimentata anche dalle dichiarazioni e dai comportamenti dello stesso presidente, che da mesi gioca con l’idea di un terzo mandato. Non a caso, il negozio online ufficiale di Trump vende cappellini con la scritta “Trump 2028” al prezzo di 50 dollari, e lo stesso presidente li ha mostrati con orgoglio a visitatori della Casa Bianca.

Il sondaggio evidenzia anche una netta divisione tra i diversi schieramenti politici. Mentre il 91% dei democratici e il 77% degli indipendenti ritengono che Trump non dovrebbe cercare un terzo mandato, tra i repubblicani solo il 52% concorda con l’idea che i presidenti debbano limitarsi a due mandati. Questo dato riflette una tendenza più ampia: il 86% dei democratici e il 77% degli indipendenti sostengono il limite dei due mandati, mentre tra i repubblicani la percentuale scende al 52%.

Ryan O’Donnell, direttore ad interim di Data for Progress, ha sottolineato come l’elettorato nel suo complesso respinga l’idea di un “Trump 2028”, nonostante le provocazioni del presidente. “Nonostante Trump si comporti come un aspirante dittatore e finga che il XXII emendamento non esista, gli elettori rifiutano l’idea di un suo terzo mandato, indipendentemente da ciò che dice il presidente”, ha affermato O’Donnell. Il sondaggio, inoltre, conferma che l’agenda di Trump rimane profondamente impopolare tra la maggioranza degli americani, con un indice di gradimento costantemente negativo.

Le dichiarazioni di Trump su un possibile terzo mandato non sono una novità. Già lo scorso aprile, durante un’intervista a Meet the Press della NBC, il presidente aveva risposto senza mezzi termini a chi gli chiedeva se stesse scherzando sull’argomento: “Non sto scherzando”. A gennaio, il deputato repubblicano Andy Ogles, del Tennessee, aveva addirittura presentato un emendamento costituzionale che avrebbe permesso a Trump di candidarsi nuovamente, escludendo però altri presidenti che hanno già servito due mandati, come Barack Obama e Bill Clinton.

Il confine tra provocazione e realtà, però, sembra sempre più labile. Ogni volta che Trump accenna a un terzo mandato, la notizia fa il giro dei media, proprio come quando attacca una celebrità sulla sua piattaforma Truth Social. Se da un lato il presidente continua a raccogliere fondi attraverso queste dichiarazioni, dall’altro non ci sono ancora segni concreti di una campagna elettorale per il 2028. Trump aveva presentato la sua candidatura per il secondo mandato il 20 gennaio 2017, il giorno stesso del suo insediamento.

Esistono, infatti, frange del Partito Repubblicano che sembrano aperte all’idea di un terzo mandato per Trump, così come c’erano repubblicani convinti che Trump avrebbe potuto rimanere in carica nel 2021 se l’allora vicepresidente Mike Pence avesse rifiutato di certificare i voti elettorali di alcuni stati chiave persi da Trump. Non a caso, Steve Bannon, ex stratega di Trump, aveva dichiarato: “Vedremo qual è la definizione di limite di mandato”.

Non sorprende, quindi, che i democratici siano più propensi dei repubblicani a credere che Trump possa tentare questa strada, né che metà degli elettori repubblicani consideri l’idea di un terzo mandato come qualcosa di auspicabile.

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