Gli americani credono che i politici siano corrotti
Un nuovo sondaggio rivela che gli elettori statunitensi considerano i politici di entrambi i partiti come corrotti, definendo la corruzione come lo sfruttamento della carica pubblica per arricchimento personale e il favorire i ricchi a discapito dei cittadini comuni.
Gli elettori americani hanno un messaggio chiaro per la loro classe politica: repubblicani e democratici sono ugualmente corrotti. È quanto emerge da un nuovo sondaggio condotto da Searchlight Institute, che rivela una profonda sfiducia nel sistema politico statunitense e nella capacità dei politici di rappresentare gli interessi della gente comune.
Secondo la ricerca, la maggioranza schiacciante degli elettori ritiene che sia i politici repubblicani che quelli democratici siano corrotti. Ma il dato più interessante riguarda la definizione stessa di corruzione che emerge dalle risposte: per gli americani, un politico corrotto non è solo chi accetta tangenti, ma soprattutto chi sfrutta la propria carica per ottenere guadagni finanziari personali e chi antepone gli interessi dei donatori facoltosi a quelli degli elettori che dovrebbe rappresentare.
La sfiducia verso il governo non è un fenomeno recente e non nasce con Donald Trump, sottolinea l'analisi di Danielle Deiseroth di Searchlight. Lo scetticismo verso i politici e le istituzioni affonda le radici in decenni di percezione di distacco tra chi governa e chi viene governato. Come diceva il comico George Carlin: "È un grande club, e tu non ne fai parte".
Chi fa parte di questo club, secondo gli elettori? Politici che ignorano la gente comune per proteggere se stessi, i propri gruppi sociali e i ricchi. La questione non riguarda solo il denaro, ma la sensazione diffusa che i rappresentanti eletti abbiano creato un sistema chiuso dal quale i cittadini ordinari sono esclusi.
Il sondaggio rivela un elemento particolarmente significativo: anche Joe Biden è percepito come corrotto, con la maggioranza degli elettori indipendenti che condivide questa visione. Questo accade nonostante Trump sia quello che cena con i suoi donatori e che ha fatto modificare parti della Casa Bianca per costruire una sala da ballo. La ragione, spiega la ricerca, sta nel fatto che gli elettori hanno una definizione ampia di corruzione politica e tendono a essere scettici verso qualsiasi presidente o funzionario eletto, indipendentemente dall'appartenenza politica.
Le preoccupazioni su come le famiglie Biden e Trump potessero ricevere privilegi speciali o guadagni finanziari personali hanno contribuito a creare questa sostanziale equivalenza tra i due presidenti sul tema della corruzione. Anche l'età di Biden e le sue capacità di svolgere l'incarico hanno pesato sulle percezioni degli elettori. Gli americani avrebbero meno fiducia nei democratici se avessero l'impressione che il partito abbia protetto Biden dalle critiche sulla sua età e sulle sue capacità. Ma Trump non è immune da queste preoccupazioni: prima che Biden si ritirasse dalla corsa presidenziale del 2024, il ritornello più comune era che entrambi i candidati fossero troppo anziani per un ruolo così impegnativo come quello di presidente.
Searchlight non si limita a fotografare il problema, ma propone anche soluzioni. Combattere la corruzione politica, sostiene l'istituto, richiede un approccio nuovo alla fiducia e alla trasparenza che vada ben oltre le questioni finanziarie. Serve togliere il denaro dalla politica e rendere i politici dipendenti dalle persone che rappresentano, ma serve anche dimostrare a queste stesse persone che i politici sono tenuti a standard ancora più elevati.
La strada migliore, secondo la ricerca, è perseguire riforme multiple e non una sola misura. Gli studi di Searchlight sulle misure di fiducia e trasparenza mostrano un forte sostegno per una varietà di nuove iniziative per contrastare la corruzione e le prestazioni scadenti: dal monitoraggio delle ore di lavoro ai limiti di mandato, dai test di acutezza mentale all'obbligo di tenere assemblee pubbliche annuali con gli elettori.
L'obiettivo finale è quello che l'istituto chiama "riallineamento": rimodellare le coalizioni politiche e creare un movimento basato su idee capaci di alimentare un'intera generazione. Questo significa affrontare decenni di scetticismo degli elettori verso il governo e i modi in cui gli americani diffidano della capacità dei politici di ottenere risultati concreti quando sono al potere.
La sfida è enorme. La fiducia nel governo è costantemente diminuita negli ultimi decenni, e lo scetticismo verso i politici permea ogni livello del sistema. Ma proprio per questo, sostiene Searchlight, è necessario proporre riforme concrete che instillino fiducia e trasparenza. Standard più elevati per le prestazioni e l'apertura rappresentano un punto di partenza solido per ricostruire il rapporto tra cittadini e istituzioni.