Gli americani affrontano il Natale con i prezzi alle stelle: tutto costa di più

Un nuovo sondaggio rivela che tre quarti degli americani registrano aumenti nei costi essenziali, dalla spesa alla sanità. Il 47% ha già ridotto gli acquisti per le festività. Trump e i repubblicani sono i più incolpati.

Gli americani affrontano il Natale con i prezzi alle stelle: tutto costa di più
MikeMozart

Gli americani arrivano alle festività natalizie con i portafogli sempre più vuoti. Un sondaggio condotto tra il 4 e l'8 dicembre su mille elettori registrati dipinge un quadro preoccupante: per la stragrande maggioranza dei cittadini statunitensi i costi di tutto stanno salendo, e stanno salendo molto.

Il 78% degli americani dichiara che il costo dei generi alimentari sta aumentando, e di questi il 42% dice che sta aumentando "molto". Poco sotto si posiziona il costo delle abitazioni, con il 74% che registra un aumento e il 43% che parla di un incremento significativo. Le utenze seguono a ruota: il 74% nota prezzi più alti, con il 35% che segnala aumenti consistenti. La sanità completa questo quadro allarmante, con il 72% che denuncia costi in crescita e il 38% che parla di rincari importanti.

Particolarmente significativo è il dato sulla sanità. Rispetto a febbraio scorso, la percentuale di americani convinti che i costi dell'assistenza sanitaria stiano salendo è cresciuta di 10 punti percentuali, passando dal 62% al 72% attuale. Un peggioramento rapido che si riflette anche nei premi assicurativi: metà degli americani afferma che le loro assicurazioni sanitarie costano di più, con il 20% che segnala aumenti sostanziali. Questa pressione attraversa le linee politiche: il 56% dei democratici, il 47% degli indipendenti e il 44% dei repubblicani registrano rincari.

Il peso dei costi abitativi si fa sentire in modo diverso a seconda della situazione personale. Gli inquilini sono i più colpiti: il 78% nota aumenti, contro il 70% dei proprietari di casa. Le utenze invece non fanno distinzioni geografiche: il 76% degli americani che vivono in aree urbane e il 73% di quelli in zone rurali segnalano costi più alti.

Questi aumenti stanno modificando profondamente le abitudini finanziarie degli americani. Più della metà, il 51%, dichiara di non riuscire a risparmiare quanto vorrebbe. Il 49% ha smesso di frequentare ristoranti, cinema e altre attività ricreative. Con l'avvicinarsi del Natale, il 47% ha già ridotto gli acquisti di regali a causa dei prezzi più alti.

La pressione economica spinge molti verso soluzioni rischiose. La maggioranza degli americani ha avuto un saldo pendente sulla carta di credito nell'ultimo anno, e il 40% lo ha avuto nell'ultimo mese. Un quarto della popolazione ha utilizzato strumenti di pagamento dilazionato come Klarna nell'ultimo anno, percentuale che sale al 14% per chi li ha usati nell'ultimo mese. I millennial guidano questa tendenza: il 43% ha fatto ricorso al "compra ora, paga dopo" nell'ultimo anno, contro il 29% della generazione Z, il 25% della generazione X e solo il 12% dei baby boomer.

La questione economica domina l'agenda politica. Il 57% degli americani ritiene che il presidente e il Congresso dovrebbero concentrarsi su inflazione e costo della vita, non lontano dal picco del 62% raggiunto ad aprile. La sanità è emersa come priorità nel corso dell'anno, passando dal 33% di gennaio al 42% attuale, il punto più alto mai registrato.

La percezione generale dell'economia resta negativa. Oggi il 67% degli americani valuta negativamente lo stato dell'economia, dato che aveva raggiunto il suo punto più basso ad aprile con il 77%. Anche la situazione finanziaria personale genera ansia: il 55% si dice preoccupato contro il 42% che si sente sicuro, un miglioramento rispetto all'inizio di novembre quando la percentuale di preoccupati era al 63%.

Sul fronte delle responsabilità, gli americani puntano il dito principalmente contro il presidente Trump e i repubblicani al Congresso. Con un margine di 21 punti percentuali, li incolpano più dei democratici per l'aumento dei costi. Un margine simile, 22 punti, si registra quando si parla specificamente di premi assicurativi sanitari. Anche gli indipendenti attribuiscono maggiore responsabilità a Trump e ai repubblicani, pur riconoscendo che entrambi i partiti hanno le loro colpe.

Il sondaggio, condotto da Global Strategy Group, ha incluso interviste aggiuntive con elettori ispanici, afroamericani, asiatici americani e delle isole del Pacifico, oltre a indipendenti, per garantire una rappresentazione accurata della popolazione. Il margine di errore per l'intero campione è del 3,1% con un livello di confidenza del 95%.

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