Gallego punta al centro: il senatore dell’Arizona si prepara al 2028

Cinque mesi dopo l’elezione al Senato, il democratico Ruben Gallego si distingue per un approccio bipartisan che parla agli elettori moderati. E già guarda al 2028.

Gallego punta al centro: il senatore dell’Arizona si prepara al 2028
Gage Skidmore

Il senatore democratico dell’Arizona Ruben Gallego ha iniziato a muoversi sul piano nazionale, nonostante siano passati solo cinque mesi dalla sua elezione. Le sue iniziative hanno un chiaro obiettivo: ampliare il consenso oltre la base tradizionale del Partito Democratico e accreditarsi come figura centrale nella prossima generazione di leadership, in vista della corsa presidenziale del 2028.

Gallego ha scelto di rompere alcuni schemi consolidati nel suo partito, criticando apertamente la strategia adottata dai democratici nelle ultime presidenziali. In un incontro con gli elettori tenuto in un distretto conteso dell’area di Philadelphia, strappato dai repubblicani nelle ultime elezioni, il senatore ha dichiarato: “Quello che è successo nell’ultima elezione è che siamo diventati così puri, e siamo rimasti così puri che abbiamo iniziato a cacciare persone dalla tenda. Alla fine non ci sono abbastanza persone nella tenda per vincere le elezioni.” Con questa frase, Gallego ha voluto lanciare un monito al suo partito: senza una strategia inclusiva, la vittoria resta fuori portata.

In linea con questa visione, il senatore ha recentemente presentato un piano di riforma dell’immigrazione che cerca un equilibrio tra le richieste dell’ala progressista e le preoccupazioni della destra. Il piano combina percorsi verso la cittadinanza – una priorità per molti elettori democratici – con un rafforzamento della sicurezza alle frontiere, misura tipicamente sostenuta dai conservatori. Si tratta di un tentativo evidente di costruire un’agenda condivisa, capace di parlare a tutto l’elettorato.

Dal punto di vista organizzativo, Gallego sta ottenendo risultati notevoli. Nei primi tre mesi da senatore, ha raccolto oltre un milione di dollari, registrando uno dei migliori esordi per un senatore democratico. Axios riferisce che il senatore prevede di compiere visite in altri Stati chiave nei prossimi mesi, una mossa che alimenta ulteriormente le speculazioni su una sua ambizione presidenziale.

Il suo posizionamento centrista inizia a produrre effetti anche a livello locale. Un sondaggio condotto a maggio da Noble Predictive Insights, società apartitica con sede a Phoenix, rileva che il 50% degli elettori in Arizona ha un’opinione favorevole di Gallego, un dato superiore a quello del presidente Trump e della governatrice democratica dell’Arizona, Katie Hobbs. Ancora più significativo è l’aumento dell’apprezzamento tra gli elettori repubblicani: il 37% esprime un giudizio positivo sul senatore, il doppio rispetto ai livelli precedenti.

Lo stesso sondaggio mostra che Gallego gode di un indice netto di gradimento più elevato rispetto al senatore Mark Kelly, suo collega democratico dell’Arizona. Questo dato suggerisce che la sua strategia di apertura verso l’elettorato moderato e conservatore potrebbe consolidarsi come un vantaggio competitivo anche all’interno del partito.

Le reazioni politiche confermano l’impatto del suo operato. Il capo di staff Raphael Chavez-Fernandez ha dichiarato ad Axios: “Il senatore Gallego si presenta, ascolta e mantiene le promesse. Gli elettori sanno che sta lottando per loro, e questo lo ha aiutato a costruire un forte sostegno bipartisan in tutto l’Arizona.” Il messaggio è chiaro: Gallego si propone come un politico affidabile e pragmatico, capace di dialogare con una platea ampia e trasversale.

Anche tra i repubblicani, alcuni riconoscono il suo potenziale. Un alto dirigente del partito lo ha descritto come il tipo di democratico in grado di attrarre gli elettori oscillanti, quelli su cui si gioca l’esito di ogni elezione. Un altro funzionario repubblicano ha sottolineato come Gallego rappresenti ciò che molti democratici avevano sperato di trovare in Tim Walz, governatore del Minnesota: un candidato con esperienza militare e origini nella classe lavoratrice, capace di conquistare il centro dello spettro politico.

La linea seguita da Gallego arriva in un momento delicato per il Partito Democratico. Dopo la sconfitta alle presidenziali del novembre scorso, la formazione politica è impegnata in una fase di ripensamento strategico. Il modello proposto dal senatore dell’Arizona – un equilibrio tra valori tradizionali del partito e apertura al dialogo con settori più moderati dell’elettorato – potrebbe indicare una possibile via d’uscita dalla crisi.

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