Gabbard annuncia tagli drastici all’intelligence americana
La direttrice nazionale dell’intelligence Tulsi Gabbard ha comunicato la riduzione di quasi metà del personale dell’agenzia, con la chiusura di centri chiave su influenza straniera, proliferazione e cyberattacchi, nell’ambito della riorganizzazione voluta dal presidente Trump.

La direttrice nazionale dell’intelligence Tulsi Gabbard ha annunciato una riduzione senza precedenti del personale del proprio ufficio. Entro ottobre, quasi la metà degli 1.850 dipendenti dell’Office of the Director of National Intelligence (ODNI) potrebbe essere licenziata o trasferita.
In un comunicato, Gabbard ha presentato l’iniziativa come “l’inizio di una nuova era”, ribattezzata ODNI 2.0, che intende concentrare l’attività dell’agenzia sulla missione principale di sicurezza nazionale, mantenendo – ha detto – fedeltà alla Costituzione e garantendo la protezione del popolo americano.
I tagli colpiranno interi dipartimenti. Secondo una scheda pubblicata dall’agenzia, verranno sciolti il Foreign Malign Influence Center, incaricato di monitorare le interferenze straniere nella politica americana, il National Counterproliferation and Biosecurity Center, dedicato al contrasto alla proliferazione di armi di distruzione di massa e biologiche, e il Cyber Threat Intelligence Integration Center, che sorvegliava i rischi di attacchi informatici. Le loro funzioni saranno assorbite dalla direzione per l’integrazione delle missioni e dal National Intelligence Council.
I provvedimenti riguardano anche i sistemi tecnologici e i programmi con forte ricorso a consulenti esterni. I team dei National Intelligence Manager verranno accorpati al National Intelligence Council. Inoltre, la National Intelligence University, responsabile della formazione e dell’aggiornamento del personale, passerà sotto la giurisdizione della National Defense University del Dipartimento della Difesa, con l’obiettivo – secondo l’amministrazione – di ridurre le duplicazioni.
Tra le chiusure previste c’è anche l’External Research Council, un organo che forniva analisi indipendenti, descritto dalla scheda ODNI come composto da “partigiani nominati politicamente che portavano i propri pregiudizi nel processo analitico”. Stessa sorte toccherà allo Strategic Futures Group, incaricato di produrre analisi a lungo termine e del rapporto quadriennale Global Trends.
Secondo la documentazione ufficiale, la bozza del Global Trends Report 2025 è stata respinta dal team di Gabbard perché ritenuta in violazione degli standard professionali e accusata di veicolare un’agenda politica in contrasto con le priorità del presidente.
La riorganizzazione prevede anche la chiusura del campus di Reston, in Virginia, con il trasferimento delle attività alla sede centrale di Washington. I dipendenti inizieranno a ricevere gli avvisi già da mercoledì, con i primi licenziamenti effettivi fissati per il 23 settembre, secondo una lettera ottenuta da ABC News.
I tagli arrivano all’indomani della decisione di Gabbard di revocare le autorizzazioni di sicurezza a 37 funzionari attuali ed ex membri dell’intelligence, molti dei quali legati ad amministrazioni democratiche.
Nei giorni precedenti, la direttrice aveva diffuso documenti che mettevano in discussione la conclusione del 2017 della comunità di intelligence, secondo cui la Russia aveva cercato di minare la fiducia del pubblico nel processo democratico statunitense. In quell’occasione, Gabbard aveva accusato l’allora presidente Barack Obama di “tradimento” per aver sostenuto quelle che ha definito affermazioni false.