Forte calo delle politiche DEI nelle aziende americane dopo l'elezione di Trump
Molte grandi società statunitensi abbandonano gli obiettivi di diversità, equità e inclusione in seguito alle nuove politiche dell'Amministrazione Trump.
Le grandi aziende americane stanno rapidamente abbandonando i loro precedenti impegni su diversità, equità e inclusione (DEI), in risposta alle nuove politiche dell'Amministrazione Trump.
Secondo un'analisi del New York Times sui rapporti finanziari delle aziende, questo cambiamento è diventato chiaramente più evidente dopo l'insediamento di Trump a gennaio.

Questa inversione di tendenza rappresenta un netto contrasto rispetto al periodo post-uccisione di George Floyd nel 2020, quando molte aziende avevano assunto impegni pubblici sulla diversità.
Nel 2024, tuttavia, la pressione politica contro la cosiddetta "teoria critica della razza" aveva già spinto diverse aziende a modificare o eliminare completamente riferimenti espliciti al DEI nei documenti ufficiali.
Cambiamenti nel linguaggio aziendale
Molte aziende hanno significativamente modificato la loro comunicazione ufficiale:
- Dow Chemical ha eliminato il riferimento a "gruppi storicamente sottorappresentati" optando per un linguaggio più neutrale.
- Uber ha abbandonato completamente la sua dichiarazione del 2021 di voler diventare un'azienda "antirazzista".
- Adobe ha sostituito la parola "equità" con "opportunità e inclusione", mentre Uber ha modificato "equità" in "appartenenza".
Il professor Ranjay Gulati della Harvard Business School ha osservato che questa rapida inversione dimostra come molti impegni DEI fossero superficiali e orientati più alla gestione della reputazione che a una reale trasformazione aziendale.
Pressioni politiche e legali
Il cambiamento è stato incentivato anche dalle pressioni dell'Amministrazione Trump, che ha avviato indagini federali per identificare presunti casi di "DEI illegale" nel settore privato.
L'atteggiamento del governo ha portato molte aziende a temere potenziali conseguenze legali derivanti da politiche DEI troppo esplicite.
Elon Musk, responsabile del Dipartimento per l'Efficienza Governativa dell'Amministrazione Trump, ha intensificato queste pressioni, sostenendo che molte iniziative DEI rappresentino una forma di discriminazione inversa e debbano perciò essere eliminate.
Reazioni e resistenza
Nonostante la pressione politica, molte aziende hanno comunque mantenuto, almeno formalmente, il loro impegno verso la diversità, anche se con un linguaggio più generico.
Altri hanno invece ridimensionato drasticamente le proprie iniziative, temendo ripercussioni legali o finanziarie.
Il senatore democratico Chris Murphy ha criticato l'approccio aggressivo dell'Amministrazione Trump, definendolo dannoso per gli obiettivi di equità sociale e diversità.
Tuttavia, alcuni dirigenti aziendali ritengono che gli obiettivi stabiliti durante l'Amministrazione Biden fossero troppo ambiziosi o difficili da realizzare senza ricorrere a pratiche che potrebbero generare ulteriori conflitti legali.
Il risultato di tutto questo è stata l'apertura di un dibattito interno al mondo aziendale su come affrontare le sfide di diversità e inclusione in un contesto politico sempre più polarizzato e sensibile a queste tematiche.