Fed: le politiche di Trump su commercio ed immigrazione potrebbero compromettere la lotta all'inflazione

I funzionari della Federal Reserve esprimono preoccupazione per l'impatto delle nuove politiche dell'Amministrazione Trump sulla stabilità dei prezzi.

Fed: le politiche di Trump su commercio ed immigrazione potrebbero compromettere la lotta all'inflazione

La Federal Reserve (Fed) sta monitorando con crescente preoccupazione l'impatto delle politiche commerciali e della linea dura sull'immigrazione dell'Amministrazione Trump sulla stabilità dei prezzi.

Secondo i verbali dell'ultima riunione di politica monetaria della banca centrale, tenutasi il 28-29 gennaio, questi fattori potrebbero rappresentare un serio ostacolo nel processo di contenimento dell'inflazione.

Le preoccupazioni della Fed

I funzionari della banca centrale americana hanno identificato diversi elementi critici che potrebbero minare gli sforzi compiuti negli ultimi due anni per raffreddare i prezzi.

Tra questi, particolare attenzione viene posta sugli effetti dei potenziali cambiamenti nelle politiche commerciali e dell'immigrazione, nonché sulla persistente robustezza della domanda dei consumatori.

Il tema dei dazi emerge come particolarmente sensibile. Numerose imprese hanno già comunicato ai funzionari della Fed la loro intenzione di trasferire sui consumatori finali gli aumenti dei costi di materie prime derivanti dall'imposizione di eventuali nuovi dazi.

Questa dinamica risulta particolarmente rilevante alla luce delle politiche del presidente Trump, che ha già implementato dazi generalizzati sulle importazioni dalla Cina e minaccia di estenderli ad altri Paesi che l'amministrazione considera come praticanti pratiche di commercio sleali.

Il ruolo del mercato del lavoro

Un altro elemento significativo emerge dall'andamento del mercato del lavoro. Jerome Powell, presidente della Fed, aveva precedentemente sottolineato come i maggiori flussi migratori degli ultimi anni avessero contribuito a colmare il divario tra l'elevata domanda di lavoratori e l'offerta di personale disponibile.

Tuttavia, i nuovi ordini esecutivi presidenziali mirati all'intensificazione delle espulsioni potrebbero alterare questo equilibrio, sebbene la Fed non consideri più il mercato del lavoro come una fonte primaria di pressioni inflazionistiche.

Scenario economico e prospettive di inflazione

I dati più recenti evidenziano che il 2025 è iniziato con pressioni sui prezzi superiori alle attese, nonostante la Fed abbia mantenuto invariati i tassi di interesse nell'ultima riunione.

Secondo le previsioni di mercato basate sui dati CME, gli operatori si aspettano tassi stabili almeno fino a giugno.

I funzionari della Fed hanno anche riconosciuto la presenza di potenziali fattori positivi, come un ambiente normativo che potrebbe rivelarsi più favorevole per le imprese.

Ad ogni modo, in questo clima di elevata incertezza, è sempre più chiaro che la Federal Reserve intenda adottare un approccio cauto e orientato dai dati, monitorando attentamente l'evoluzione delle variabili macroeconomiche e l'impatto delle politiche della Casa Bianca sulla stabilità dei prezzi prima di prendere ulteriori decisioni sui tagli dei tassi.

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