“Europa in un nuova era”: Macron lancia l’allarme sulla sicurezza e rilancia la deterrenza nucleare europea
Il presidente francese ha descritto in un discorso alla nazione con toni molto solenni uno scenario europeo sempre più incerto tra la guerra in Ucraina e la minaccia di dazi dagli Stati Uniti.

La sicurezza europea è entrata in una fase completamente nuova e incerta. Lo ha affermato con chiarezza oggi il presidente francese Emmanuel Macron, intervenuto con un discorso televisivo rivolto alla nazione.
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— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) March 5, 2025
Al centro della sua analisi, il conflitto in Ucraina ed il deteriorarsi delle relazioni con gli Stati Uniti, ora nuovamente guidati dal presidente Donald Trump.
Macron ha sottolineato che la posizione americana sul conflitto ucraino è cambiata significativamente, e che ciò è avvenuto contemporaneamente all'introduzione da parte degli Stati Uniti di nuovi dazi commerciali, imposti ieri su Canada, Messico e Cina.
La preoccupazione (o meglio pressoché certezza) della Francia e dell'Europa è che misure analoghe possano presto colpire anche il mercato europeo, scenario che Macron promette di contrastare con fermezza.
"Ci sarà una reazione da parte nostra", ha assicurato il presidente francese, annunciando il suo impegno personale per convincere Trump dell'errore strategico di una tale mossa.
Sul fronte ucraino, Macron ha ribadito con forza che abbandonare Kyiv da parte occidentale sarebbe un errore storico, sottolineando come l'invasione della Russia rappresenti una minaccia diretta anche per la sicurezza della Francia e di tutta l'Europa.
"Se una nazione può impunemente invadere un'altra, nessuno può più dirsi al sicuro".
Ha poi accusato direttamente Mosca di condurre una guerra brutale, citando gli attacchi mirati a strutture civili come ospedali ed una campagna di disinformazione che va avanti da anni sui social media.
"Chi può credere che la Russia si fermerà all'Ucraina?"
Secondo Macron, la soluzione del conflitto non passa attraverso la resa di Kyiv, ed ha quindi annunciato la preparazione di un "piano di pace solido e durevole" elaborato insieme a Ucraina ed altri partner europei.
Cruciale per la tenuta di tale accordo sarà il possibile dispiegamento di forze europee di peacekeeping per garantire stabilità dopo la cessazione delle ostilità.
Macron ha anticipato che la prossima settimana a Parigi si terrà una riunione dei vertici militari europei per discutere proprio questo aspetto.
Un punto centrale del discorso del presidente francese ha riguardato anche la sua proposta di aprire un dibattito sull’estensione della deterrenza nucleare francese agli altri partner europei, alla luce dell'incertezza generata dalla minore affidabilità della protezione nucleare americana, da sempre garantita attraverso la Nato.
"Ho deciso di aprire il dibattito strategico sulla protezione dei nostri alleati in Europa tramite la nostra deterrenza nucleare".
Macron ha però voluto precisare che la decisione finale sull'utilizzo delle armi nucleari francesi resterà sempre esclusivamente nelle mani del presidente della Repubblica francese.
Macron ha concluso esportando la Francia e l'Europa a prepararsi ad affrontare autonomamente minacce che, per la prima volta dal dopoguerra, potrebbero obbligare il continente a fare affidamento soltanto sulle proprie forze.
Ciò implicherà inevitabilmente un aumento della spesa militare e una significativa "reindustrializzazione" nel settore della difesa, decisioni che potrebbero essere annunciate già domani a Bruxelles.