Estradizione di massa: il Messico consegna 29 narcotrafficanti agli Stati Uniti

Il Dipartimento di Giustizia statunitense annuncia l'arrivo di figure di spicco dei cartelli, tra cui Rafael Caro Quintero, in seguito alla designazione di otto organizzazioni come gruppi terroristici.

Estradizione di massa: il Messico consegna 29 narcotrafficanti agli Stati Uniti

Il Messico ha estradato 29 persone accusate di essere coinvolte nei cartelli della droga verso gli Stati Uniti, come annunciato dal Dipartimento di Giustizia americano.

L'operazione rappresenta un importante passo avanti nella strategia dell'Amministrazione Trump contro i gruppi criminali transnazionali e si inserisce nella sua promessa di voler intensificare la lotta contro i cartelli messicani del narco traffico.

Tra gli estradati figurano leader di alto livello appartenenti ai cartelli recentemente classificati come "Organizzazioni Terroristiche Straniere", inclusi membri di spicco del Cartello di Sinaloa.

Le organizzazioni di narcotraffico designate come terroriste

La scorsa settimana, il presidente ha firmato un ordine esecutivo definendo le attività dei cartelli come una "campagna di violenza e terrore", designando ufficialmente otto cartelli della droga come organizzazioni terroristiche globali.

L'operazione si inserisce nella lotta al traffico di droga, considerato dall'amministrazione Trump una minaccia diretta alla sicurezza nazionale americana.

Il fentanyl e altre droghe sintetiche provenienti dal Messico sono infatti responsabili di decine di migliaia di morti per overdose negli Stati Uniti ogni anno.

La designazione dei cartelli come organizzazioni terroristiche consente alle autorità statunitensi di utilizzare strumenti legali più incisivi, incluso il congelamento di beni finanziari e sanzioni contro chiunque fornisca supporto materiale a queste organizzazioni.

Cosa rischiano gli estradati

Spicca in particolare la figura di Rafael Caro Quintero, narcotrafficante ricercato negli Stati Uniti per il suo presunto coinvolgimento nel rapimento e nell'omicidio di un agente sotto copertura della DEA, Enrique “Kiki” Camarena, nel 1985.

Secondo il Dipartimento di Giustizia, gli imputati dovranno ora rispondere di accuse relative a reati di associazione a delinquere, traffico di stupefacenti, omicidio, uso illegale di armi da fuoco, riciclaggio di denaro e altri crimini.

"Questi imputati sono collettivamente accusati di essere responsabili dell'importazione negli Stati Uniti di quantità massicce di sostanze letali, tra cui cocaina, metanfetamine, fentanyl ed eroina, oltre a connessi atti di violenza".

La Procuratrice Generale Pam Bondi ha rilasciato, a sua volta, una dichiarazione che riflette la linea dura dell'Amministrazione contro il narco traffico:

"Come il presidente Trump ha chiarito, i cartelli sono gruppi terroristici, e questo Dipartimento di Giustizia è dedicato alla distruzione dei cartelli e delle gang transnazionali".

Questa nuova massiccia estradizione segnala un rafforzamento della cooperazione tra il Messico e gli Stati Uniti sul fronte della lotta al narcotraffico, in un momento in cui le relazioni bilaterali sono attraversate da tensioni su altri fronti, come l'immigrazione e i dazi commerciali.

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