Erika Kirk alla guida di Turning Point USA dopo l’uccisione del marito
La vedova di Charlie Kirk è stata nominata amministratrice delegata e presidente del consiglio di Turning Point USA. Il suo ingresso alla guida del movimento conservatore si inserisce in una più ampia ascesa di figure femminili che promuovono un modello tradizionale di famiglia e ruolo delle donne.

Erika Kirk è stata eletta nuova amministratrice delegata e presidente del consiglio di Turning Point USA, l’organizzazione fondata dal marito Charlie assassinato la scorsa settimana. La scelta era stata prevista dallo stesso Kirk, che aveva elaborato un piano di successione in caso di sua morte.
Nel suo primo intervento pubblico, Erika Kirk ha promesso di rafforzare la missione del movimento. Ha assicurato che i tour universitari continueranno, che le trasmissioni radiofoniche e i podcast creati dal marito non si fermeranno e ha aggiunto: “Farò di Turning Point USA la più grande cosa che questa nazione abbia mai visto. Lo prometto”.
Per anni Erika Kirk ha accompagnato il marito nelle attività politiche, sottolineando l’importanza di matrimonio e maternità rispetto alla carriera. Nel 2021, a un evento di Turning Point, aveva definito la “boss babe culture” incompatibile con il Vangelo. Più di recente, in un vertice sulla leadership femminile, aveva condiviso il palco con Charlie mentre lui sosteneva che ogni donna dovesse “sottomettersi a un uomo timorato di Dio”.
Il messaggio di Erika Kirk si inserisce in una tendenza più ampia: donne conservatrici che costruiscono carriere pubbliche invitando però le giovani a privilegiare matrimonio e famiglia. Questo approccio, già presente negli anni Settanta con figure come Phyllis Schlafly, trova oggi spazio in podcast, eventi politici e profili social seguiti da milioni di persone. Schlafly sosteneva che il femminismo incoraggiasse le donne a vedersi come vittime, una linea ripresa da diverse influncer conservatrici odierne.
Tra queste ci sono Katie Miller, moglie del consigliere di Trump Stephen Miller, che ha lasciato il ruolo di collaboratrice di Elon Musk a Washington per lanciare un podcast dedicato a benessere e genitorialità. Oppure Jessica Reed Kraus, che dal racconto della propria esperienza di madre è passata a un ruolo di rilievo nel movimento Make America Healthy Again, sostenuto anche dal segretario alla Sanità Robert F. Kennedy Jr.
Un altro volto emergente è Brett Cooper, oggi a Fox News, che ha ridotto la produzione del suo show su YouTube per orientare la vita intorno al figlio che sta per nascere. Sul palco di un evento di Turning Point, ha dichiarato che molte ragazze le raccontano di aver lasciato percorsi di studio impegnativi, come medicina, per cercare lavori che permettano di conciliare meglio famiglia e maternità.
Alex Clark, conduttrice del podcast Culture Apothecary di Turning Point USA, ha espresso un pensiero simile: nonostante il successo ottenuto, ha detto che rinuncerebbe a tutto pur di avere marito e figli.
Erika Kirk pronuncerà il suo primo discorso ufficiale come leader del movimento domenica, durante i funerali del marito. Su Instagram, dove ha sei milioni di follower, ha scritto poco dopo l’uccisione di Charlie: “Non hanno idea di cosa abbiano appena acceso dentro questa moglie”.