Elon Musk dalla Casa Bianca: "Senza tagli al bilancio gli USA rischiano il fallimento"
Il miliardario ha lanciato l'allarme sul deficit di 2.000 miliardi di dollari. L'opposizione democratica contesta la legittimità del suo ruolo, mentre un giudice ha già limitato i poteri del suo team sui sistemi di pagamento federali.

Dallo Studio Ovale della Casa Bianca, Elon Musk ha lanciato ieri un severo monito sullo stato delle finanze pubbliche americane. "Abbiamo un deficit di 2.000 miliardi di dollari e se non interveniamo, il paese andrà verso il fallimento", ha dichiarato il proprietario di Tesla e SpaceX durante un intervento al fianco del presidente Trump.
La nomina di Musk alla guida del Department of Government Efficiency (DOGE) è stata una mossa senza precedenti nell'amministrazione federale americana. Con una squadra composta principalmente da giovani collaboratori, il miliardario ha iniziato nelle scorse settimane una profonda revisione della spesa pubblica, ottenendo accesso a sistemi sensibili come quello dei pagamenti del ministero dell'Economia. Un potere che è stato però parzialmente limitato sabato da un intervento della magistratura federale.
"Ci sono brave persone che lavorano nella burocrazia federale", ha affermato Musk, "ma questa non deve essere autonoma e deve rendere conto al popolo". Il miliardario ha difeso la trasparenza del suo operato, sottolineando come tutte le azioni del DOGE vengano documentate sul social network X, di sua proprietà.
L'iniziativa sta provocando forti reazioni. La senatrice democratica Elizabeth Warren ha accusato Musk di essere diventato di fatto un "co-presidente" insieme a Trump. L'opposizione contesta la legittimità dell'operazione, sottolineando come il capo di Tesla non disponga di alcun mandato elettorale né di un incarico governativo formale per svolgere questa missione.
La questione è arrivata anche al Senato, dove Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, è stato interrogato sulla possibilità che il team di Musk abbia tentato di accedere ai sistemi protetti della banca centrale. Powell ha negato questa eventualità, assicurando che informerà tempestivamente il Comgresso se la situazione dovesse cambiare.