Economia USA: previsioni di crescita in forte calo nel primo trimestre 2025
La Federal Reserve di Atlanta rivede al ribasso le stime del PIL, proiettando ora addirittura una contrazione del 2,8%.
I dati economici più deboli del previsto hanno portato a un significativo deterioramento delle proiezioni di crescita economica per il primo trimestre negli Stati Uniti.
Secondo l'ultimo aggiornamento del modello GDPNow della Federal Reserve di Atlanta, l'economia americana potrebbe ora subire una contrazione del -2,8% nel primo trimestre del 2025, un peggioramento considerevole rispetto alla già negativa stima precedente che indicava un calo del -1,5%.

Dati deludenti dal settore manifatturiero e costruzioni
La revisione al ribasso delle stime è conseguenza diretta dei dati pubblicati oggi che hanno evidenziato come l'attività nel settore manifatturiero abbia rallentato a febbraio, mentre la spesa per costruzioni è diminuita più del previsto a gennaio.
Questi indicatori hanno indotto gli economisti della Fed di Atlanta ad aggiornare le loro previsioni al ribasso, segnalando un possibile deterioramento della situazione economica.
Metodologia del modello GDPNow
Il modello GDPNow, utilizzato dalla Federal Reserve di Atlanta, fornisce una stima in tempo reale della crescita del PIL prima della pubblicazione ufficiale dei dati da parte del Bureau of Economic Analysis.
La peculiarità del modello GDPNow risiede nella sua metodologia puramente matematica: la stima è basata esclusivamente sui risultati del modello, senza aggiustamenti soggettivi e si basa unicamente sui dati già pubblicati.
Il sistema utilizza una metodologia simile a quella impiegata dal Bureau of Economic Analysis degli Stati Uniti, ma fornisce proiezioni in tempo reale anziché attendere la pubblicazione dei dati ufficiali.
Questo approccio matematico offre una stima tempestiva dell'andamento economico, ma potrebbe non catturare completamente la complessità della situazione economica attuale.
Crollo delle proiezioni di consumo e investimenti
Dopo le pubblicazioni mattutine dell'US Census Bureau e dell'Institute for Supply Management, anche la previsione di crescita della spesa per consumi personali reali del primo trimestre è crollata dall'1,3% allo 0,0%, mentre la crescita degli investimenti fissi privati reali è scesa dal 3,5% a un misero 0,1%.
Questi dati suggeriscono un raffreddamento significativo sia dei consumi delle famiglie che degli investimenti aziendali, due pilastri fondamentali dell'economia americana. La stagnazione dei consumi personali è particolarmente preoccupante, dato che rappresentano circa due terzi dell'attività economica degli Stati Uniti.
Conferme da altri istituti di ricerca
Non è solo la Federal Reserve di Atlanta a mostrare preoccupazione. Anche gli economisti di Oxford Economics hanno drasticamente ridotto le loro stime del PIL in seguito alle pubblicazioni dei dati di lunedì.
"I dati di gennaio sulle costruzioni private hanno abbassato la nostra stima del PIL del primo trimestre allo 0,6% su base annua, in calo rispetto all'1% della fine della scorsa settimana e ben al di sotto del 2,5% previsto nelle previsioni di febbraio", ha scritto in una nota Bernard Yaros, economista capo per gli Stati Uniti di Oxford Economics.
Sebbene la stima di Oxford Economics rimanga in territorio positivo, a differenza della proiezione negativa della Fed di Atlanta, entrambe le revisioni al ribasso confermano un quadro di significativo rallentamento dell'economia americana nel primo trimestre del 2025.
Implicazioni per le politiche economiche
Il marcato deterioramento delle prospettive di crescita potrebbe influenzare le decisioni future del presidente Trump e della Federal Reserve.
L'Amministrazione potrebbe trovarsi a dover riconsiderare le proprie politiche economiche alla luce di questi dati preoccupanti, mentre la banca centrale americana potrebbe valutare un'accelerazione del ciclo di taglio dei tassi di interesse per stimolare l'economia anche in presenza di una inflazione che non vuole fermarsi.
I dati economici delle prossime settimane saranno cruciali per determinare se si tratta di un rallentamento temporaneo o dell'inizio di una fase più problematica per l'economia statunitense.
Finora, il mercato del lavoro ha mostrato una notevole resilienza, ma un prolungato indebolimento dell'attività economica potrebbe eventualmente finire per ripercuotersi anche sull'occupazione.