Diversi senatori repubblicani si dicono preoccupati per la sospensione degli aiuti all'Ucraina decisa da Trump

Tali senatori temono che una pausa prolungata possa indebolire le forze ucraine e rafforzare la posizione di Putin, in vista dei possibili negoziati di pace.

Diversi senatori repubblicani si dicono preoccupati per la sospensione degli aiuti all'Ucraina decisa da Trump

Alcuni senatori repubblicani stanno esortando il Presidente Trump a riconsiderare la sua decisione di sospendere gli aiuti militari e l'assistenza di intelligence all'Ucraina, avvertendo che una pausa prolungata potrebbe gravemente compromettere lo sforzo bellico ucraino contro la Russia.

Pur riconoscendo l'autorità presidenziale di interrompere temporaneamente l'assistenza militare per rivalutare la strategia, spingere gli alleati NATO a contribuire maggiormente e facilitare i colloqui di pace tra il presidente russo Putin e quello ucraino Zelensky, questi senatori stanno mettendo in guardia la Casa Bianca sui rischi di un'interruzione a lungo termine.

Qui di seguito vengono riportate alcune delle posizioni espresse dai senatori repubblicani su questo argomento, così come riportate da The Hill:

  • Il senatore Thom Tillis (R-N.C.) ha espresso preoccupazione sul fatto che la pausa possa involontariamente favorire Putin, definendola "una cattiva impressione" e sottolineando l'urgenza della situazione in base alla sua recente visita in Ucraina. Tillis afferma di comprendere una breve interruzione come tattica negoziale, ma di sperare che non duri a lungo.
  • La presidente della Commissione Stanziamenti del Senato, Susan Collins (R-Maine), si è invece dichiarata contraria a qualsiasi sospensione degli aiuti, evidenziando che gli ucraini stanno attualmente pagando il prezzo in vite umane in un momento critico del conflitto.
  • Il senatore Todd Young (R-Ind.) ha espresso la speranza che Trump e Zelensky possano superare le loro divergenze per finalizzare l'accordo sui minerali rari, ritenuto cruciale per entrambe le nazioni.
  • Il leader della maggioranza repubblicana al Senato John Thune (R-S.D.) ha sottolineato che la sospensione degli aiuti deve essere temporanea e finalizzata al raggiungimento di negoziati e pace dopo tre anni di conflitto, assicurando al contempo la sovranità dell'Ucraina.
  • Il senatore Lindsey Graham (R-S.C.) ha espresso serie preoccupazioni sulla decisione di Trump di interrompere la condivisione di intelligence, evidenziandone l'importanza strategica per l'Ucraina.
  • Il senatore John Cornyn (R-Texas), membro di alto livello della Commissione Intelligence, ha descritto l'intelligence americana come vitale per la difesa ucraina, sollecitandone una rapida ripresa. Anche Cornyn ha suggerito che Trump stia utilizzando la pausa come leva per i negoziati.
  • Il senatore Mike Rounds (R-S.D.), membro della Commissione Forze Armate, ha apertamente dissentito sulla pausa dell'intelligence e ha auspicato che l'interruzione degli aiuti militari sia breve, mirando a un accordo a lungo termine che includa un sostegno militare continuativo da parte degli Stati Uniti all'Ucraina.
  • La senatrice Deb Fischer (R-Neb.), anch'essa della Commissione Forze Armate, ha definito la decisione sulla condivisione dell'intelligence come una prerogativa del Presidente, ma ha sottolineato che informazioni preziose dovrebbero comunque essere condivise con l'Ucraina per aiutarla a difendersi.
  • Infine, il presidente della Commissione Forze Armate del Senato Roger Wicker (R-Miss.) ha dichiarato di star cercando di capire meglio le motivazioni della decisione di Trump di interrompere la condivisione di intelligence.

Alcuni esponenti repubblicani hanno inoltre manifestato sconcerto per il recente suggerimento di Trump di revocare lo status legale temporaneo di circa 240.000 ucraini residenti negli Stati Uniti.

Un senatore repubblicano, parlando in forma anonima a The Hill, ha definito questa potenziale espulsione di massa come eccessivamente punitiva, sottolineando che gli Stati Uniti hanno già investito nel sostegno a questi profughi.

Le decisioni di Trump fanno seguito a un acceso scontro verbale alla Casa Bianca tra il presidente Trump, il vicepresidente Vance e Zelensky riguardo un accordo sui minerali rari.

Zelensky ha lasciato l'incontro senza firmare alcun accordo, ma ha successivamente inviato a Trump una lettera in cui confermava la disponibilità dell'Ucraina a sottoscrivere un'intesa sui minerali e sulla sicurezza in qualsiasi momento.

Gli analisti militari avvertono ora che senza la ripresa degli aiuti statunitensi, le forze ucraine potrebbero deteriorarsi sotto la pressione russa nell'arco di quattro-sei mesi.

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