Diminuisce la paura verso l'immigrazione negli Stati Uniti

Sondaggio Gallup: solo il 30% vuole ridurre l’immigrazione, in netto calo rispetto al 2024. Il 79% ritiene l’immigrazione positiva. In discesa il supporto a muro, espulsioni e agenti di frontiera.

Diminuisce la paura verso l'immigrazione negli Stati Uniti
Photo by Barbara Zandoval / Unsplash

Secondo un nuovo sondaggio condotto da Gallup tra il 2 e il 26 giugno 2025 su un campione rappresentativo di 1.402 adulti statunitensi, l’atteggiamento dell’opinione pubblica nei confronti dell’immigrazione è diventato nettamente più positivo rispetto all’anno precedente. Dopo un picco di allarme registrato nel 2024, il sostegno a misure restrittive è sceso in modo significativo, mentre cresce il favore per soluzioni inclusive come la cittadinanza per chi vive irregolarmente nel paese.

Il dato più emblematico riguarda la quota di cittadini che desiderano una riduzione dell’immigrazione: dal 55% del 2024 si è passati al 30%, riportando la situazione ai livelli del 2021. Al contrario, il 38% degli americani vuole che l’immigrazione resti stabile, mentre il 26% è favorevole a un aumento. La tendenza è trasversale, ma il calo più marcato si registra tra gli elettori repubblicani: -40 punti percentuali in un anno, fino al 48%. Gli indipendenti scendono al 30% (-21), i democratici al 16% (-12).

Parallelamente, il 79% degli adulti considera l’immigrazione un bene per il paese, un record assoluto. Solo il 17% la giudica negativamente, minimo storico. Anche questo indicatore segna una netta inversione rispetto alla flessione osservata dal 2021 al 2024. I repubblicani, che in quel periodo avevano visto peggiorare le loro opinioni sull’immigrazione, tornano ora ai livelli del 2020. Tra i democratici, il dato raggiunge il 91%, il più alto mai registrato, sebbene coerente con una lunga tradizione di giudizi positivi (oltre l’80% ogni anno dal 2016).

Il cambiamento nei livelli di preoccupazione si accompagna a una rimodulazione delle preferenze in tema di politiche migratorie. L’aumento degli ingressi irregolari verificatosi sotto l’amministrazione Biden aveva alimentato una domanda pubblica per misure più severe. La risposta decisa dell’amministrazione Trump – con un calo netto degli attraversamenti illegali e la sospensione di diversi programmi per rifugiati – sembra aver rassicurato l’opinione pubblica, soprattutto tra i repubblicani.

In calo risulta il sostegno a quasi tutte le misure coercitive: l’idea di aumentare il numero di agenti della Border Patrol raccoglie oggi il 59% dei consensi, contro il 76% del 2024 (-17 punti). Il supporto all’espansione del muro al confine con il Messico scende al 45% (-8). Ancora più significativa la flessione sul tema dell’espulsione di massa degli immigrati irregolari, sostenuta oggi dal 38% degli intervistati, contro il 47% dello scorso anno. Quest’ultimo dato, però, torna in linea con i valori storici: era al 37% nel 2019 e al 32% nel 2016.

Nel contempo, si rafforza il sostegno a politiche di integrazione. Il 78% degli americani è favorevole a offrire un percorso verso la cittadinanza agli immigrati irregolari, in aumento rispetto al 70% del 2024. Anche qui, il valore torna a quello del 2019 (81%) e si avvicina ai livelli del 2016 (84%). Ancora più alto, e stabile sopra l’80%, il sostegno alla cittadinanza per chi è arrivato da minore negli Stati Uniti.

Una proposta più recente, attualmente in discussione, prevede di negare ai presunti membri di gang la possibilità di opporsi legalmente all’espulsione. L’opinione pubblica si mostra divisa: il 50% è favorevole, il 45% contrario.

Le dinamiche nei diversi gruppi politici sono rilevanti per comprendere l’evoluzione del dibattito. Il sostegno a misure dure come muro e aumento degli agenti è in calo soprattutto tra indipendenti e democratici. I repubblicani restano maggioritari nel sostegno a queste opzioni, ma mostrano comunque un aumento significativo (+13 punti) nell’appoggio alla cittadinanza per gli irregolari, ora al 59%.

Nonostante il contesto più favorevole all’immigrazione, il giudizio sull’operato del presidente Trump in materia resta negativo presso la maggioranza della popolazione. Il 62% disapprova il suo operato, il 35% lo approva. La spaccatura è fortemente partigiana: l’85% dei repubblicani approva (di cui il 59% con forza), contro il 28% degli indipendenti e solo il 2% dei democratici. Tra questi ultimi, l’81% esprime una forte disapprovazione.

Un focus particolare viene riservato alle opinioni degli ispanici, popolazione particolarmente toccata dalle politiche migratorie attuali. Rispetto alla media nazionale, gli adulti ispanici sostengono meno spesso l’aumento di agenti di frontiera (43%, -16 punti) e l’espulsione di tutti gli immigrati irregolari (23%, -15 punti). Al contrario, sono più propensi a sostenere la cittadinanza per chi vive nel paese da irregolare (91%, +13 punti). Tuttavia, si mostrano leggermente più inclini a ritenere l’immigrazione un fatto negativo (25% contro 17% a livello nazionale) e a volerne la riduzione (39% contro 30%).

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