Crollo delle azioni Tesla e attacco informatico a X
Il titolo tecnologico perde oltre il 15% in un solo giorno, cancellando l'effetto "Trump bump" mentre crescono i timori di rallentamento delle vendite

Le azioni di Tesla hanno subito un crollo vertiginoso lunedì, perdendo oltre il 15% del loro valore in una sola giornata di contrattazioni, spinte al ribasso dai crescenti timori di un rallentamento delle vendite. Il titolo è sceso decisamente al di sotto del livello iniziale del suo "Trump bump", l'impennata seguita all'elezione del presidente Trump.
La giornata si è rivelata particolarmente difficile per Elon Musk, che ha dovuto affrontare contemporaneamente anche un "massiccio" attacco informatico alla sua piattaforma di messaggistica X, con decine di migliaia di utenti che hanno segnalato interruzioni del servizio durante tutto il giorno.
Sebbene Tesla stia affrontando numerose sfide proprie, il ruolo divisivo di Musk come responsabile del DOGE (Department of Government Efficiency) nell'amministrazione Trump sembra pesare sempre più sui suoi interessi commerciali.
I numeri parlano chiaro: dall'apice raggiunto a metà dicembre, le azioni Tesla hanno perso più del 53%, una diminuzione che corrisponde a circa 700 miliardi di dollari in valore di mercato. La società è ora più dell'11% al di sotto del valore di chiusura del giorno in cui Trump è stato eletto.

Mentre i mercati azionari nel loro complesso hanno subito battute d'arresto nelle ultime settimane, a causa delle minacce di dazi, dei rinnovati timori di inflazione e delle preoccupazioni per una crescita in rallentamento, il calo di Tesla è stato particolarmente ripido. Secondo FactSet, ha registrato la flessione più consistente tra tutti i titoli dell'indice S&P 500 dall'inizio dell'anno.
Due commenti negativi degli analisti hanno particolarmente spaventato gli investitori lunedì: Joseph Spak di UBS ha scritto in un report che ci sono segnali di indebolimento delle vendite Tesla, e che i cali potrebbero influenzare sia gli obiettivi di consegna del primo trimestre sia le previsioni di profitto per l'intero anno.
Separatamente, l'analista di Baird Ben Kallo ha dichiarato a CNBC che la domanda di veicoli Tesla potrebbe essere danneggiata da recenti segnalazioni di atti di vandalismo presumibilmente legati a ritorsioni politiche.
Tutto questo avviene nel contesto di un crollo tecnologico generalizzato lunedì, con timori di recessione sempre più diffusi, che hanno spinto il Nasdaq in calo del 4% nella giornata.
In risposta alla situazione, il presidente Trump ha dichiarato lunedì mattina sul suo social Truth Social che intende "acquistare una Tesla nuova di zecca domani mattina come dimostrazione di fiducia e sostegno per Elon Musk, un americano veramente straordinario". "Perché dovrebbe essere punito per aver messo le sue straordinarie capacità al servizio di MAKE AMERICA GREAT AGAIN???", ha aggiunto Trump, in un apparente riferimento al lavoro di Musk con il DOGE per riformare il governo federale e ridurne il personale.

Nel frattempo, Musk ha dovuto gestire quello che ha definito un attacco informatico "massiccio" e "coordinato" contro X. Sebbene i dettagli dell'attacco, inclusa la motivazione, non fossero immediatamente noti, molti sui social media lo stavano collegando al contesto delle manifestazioni contro Tesla, suggerendo una motivazione politica.
Rispondendo a uno di questi post, Musk sembrava elevare questa teoria, scrivendo su X: "Veniamo attaccati ogni giorno, ma questo è stato fatto con molte risorse. È coinvolto un grande gruppo coordinato e/o un paese". Successivamente, in un'intervista a Fox Business, ha dichiarato che gli attacchi sembravano provenire dall'area dell'Ucraina.
