Crollano le vendite di biglietti al Kennedy Center dopo il cambio della leadership
Il prestigioso centro culturale di Washington attraversa una fase di difficoltà dopo i cambiamenti decisi dal presidente Trump alla guida del Consiglio d'Amministrazione dell'ente.
Il Kennedy Center, punto di riferimento culturale della capitale americana, si trova in difficoltà dopo che il presidente Donald Trump ha cambiato il Consiglio di Amministrazione, dando il via ad una serie di cambiamenti radicali nella sua leadership.
Il nuovo Consiglio d'Amministrazione ha, infatti, rimosso la precedente presidente Deborah F. Rutter, sostituendola con Richard Grenell come presidente ad interim, ex Direttore dell'Intelligence Nazionale della prima Amministrazione Trump.
Durante la Conservative Political Action Conference, Grenell ha delineato la sua visione per il centro: "Vogliamo rendere l'arte di nuovo grande", ha dichiarato, annunciando l'intenzione di attrarre talenti di primo piano e organizzare "una grande celebrazione della nascita di Cristo a Natale", nonostante il centro già tradizionalmente ospiti eventi natalizi.
Tutti questi cambiamenti hanno, però, già provocato immediate ripercussioni: le vendite dei biglietti hanno subito un crollo del 50% rispetto alla settimana precedente, secondo quanto riferito da diversi membri dello staff del Kennedy Center che ne hanno parlato al Washington Post, preferendo mantenere l'anonimato per timore di ritorsioni.
La reazione della comunità culturale
La comunità culturale di Washington, D.C., si è divisa tra chi ha scelto di cancellarsi dalla programmazione e chi invece ha deciso di mantenere i propri impegni come forma di protesta.
L'attrice e comica Issa Rae è stata tra le prime a scegliere di ritirarsi, mentre altri artisti come il comico W. Kamau Bell hanno scelto di esibirsi ugualmente, trasformando la propria performance in un atto di resistenza culturale.
Louise Penny, autrice canadese che in passato ha collaborato con Hillary Clinton, ha definito quanto accaduto alla pari di "un colpo di stato" e ha cancellato la presentazione del suo nuovo romanzo "The Black Wolf".
Anche Adam Weiner, leader della band Low Cut Connie, ha deciso di ritirare la sua partecipazione ad un evento organizzato dal Kennedy Center, sottolineando come "a volte non esibirsi può avere più impatto che esibirsi".
Preoccupazioni per il futuro
Il Kennedy Center, che normalmente ospita più di 2.000 spettacoli all'anno per oltre 2 milioni di visitatori, si trova ora così ad affrontare una significativa riorganizzazione del proprio calendario eventi, viste le difficoltà.
In questo contesto Emma Cooley, attrice di teatro di Washington DC, esprime preoccupazione per possibili interventi diretti sulla programmazione da parte della nuova direzione.
"Dobbiamo trovare un modo per continuare a creare la nostra arte, anche se non al Kennedy Center. Ci sono molti altri spazi a DC dove possiamo continuare a fare la nostra parte".