Criptovalute: Trump annuncia una "riserva strategica" americana e fa impennare i mercati
Il presidente americano ha specificato che oltre a Bitcoin ed Ethereum, anche XRP, SOL e ADA faranno parte delle riserve di Stato. L'annuncio, pubblicato su Truth Social, ha causato un'impennata temporanea dei valori di queste crptovalute, con aumenti fino al 60% prima di una lieve correzione.
Sul suo account Truth Social, Donald Trump ha annunciato domenica che gli Stati Uniti stanno procedendo nella creazione di una "riserva strategica" americana di criptovalute. Un'idea già menzionata più volte dal presidente dopo il suo cambio di posizione elettorale a favore di questi asset nel 2024, ma per la quale ha ora fornito i primi dettagli concreti.
Secondo Trump, questa riserva americana sarà costituita da "criptovalute di grande valore". Tra queste: XRP, SOL e ADA, citate in un primo messaggio. Trump ha poi precisato che "ovviamente" anche Bitcoin ed Ethereum, le criptovalute più note e quotate, faranno parte di questa riserva – di cui, tuttavia, non sono stati specificati il quadro normativo, il valore e la gestione da parte dell'amministrazione americana.
Questo non ha impedito al valore di queste criptovalute di salire vertiginosamente il 2 marzo. Se Bitcoin ed Ethereum, dopo il rallentamento delle ultime settimane, hanno guadagnato tra il 10 e il 15%, sono soprattutto XRP, SOL e ADA che hanno visto i loro valori aumentare fino al 60% sulle principali piattaforme di scambio, prima di scendere leggermente.
Queste tre criptovalute fanno parte dei progetti americani più valorizzati nel settore. XRP è il token di una blockchain lanciata nel 2013 dall'azienda Ripple, con sede a San Francisco, che sviluppa soluzioni per scambi bancari. SOL è quello della blockchain Solana, su cui si basa essenzialmente un ecosistema molto speculativo di memecoins (criptovalute basate su meme) – e sulla quale Donald e Melania Trump hanno lanciato le proprie criptovalute a gennaio. Mentre Charles Hoskinson, il fondatore della blockchain Cardano, sulla quale si scambiano gli ADA, afferma regolarmente di lavorare per perfezionare il quadro regolativo americano in collaborazione diretta con l'amministrazione Trump, di cui è un fervente sostenitore.
Questi segnali di attenzione presidenziale arrivano mentre il settore stava subendo un inizio di crisi e forte correzione. Nelle ultime settimane, la politica estera americana, caratterizzata da guerre commerciali e crescenti tensioni geopolitiche, ha alimentato un clima di ansia che ha fatto scendere gli asset digitali. Il Bitcoin, ad esempio, è sceso sotto gli 80.000 euro il 28 febbraio, per la prima volta da novembre.
Inoltre, si è saputo che la presidenza americana organizzerà il suo primo "summit crypto" a Washington. Previsto per il 7 marzo, l'incontro riunirà imprenditori e investitori del settore, davanti ai quali Donald Trump dovrebbe tenere un discorso, secondo il comunicato diffuso su X da David Sacks, consigliere speciale del presidente sull'IA e le criptovalute.