Continua lo scontro politico sull’incidente aereo e sul blocco dei fondi federali

Trump accusa (senza prove) le politiche di inclusione di aver avuto un ruolo nel disastro aereo di Washington D.C., mentre i Democratici rilanciano le accuse sul blocco dei finanziamenti federali.

Continua lo scontro politico sull’incidente aereo e sul blocco dei fondi federali
Fonte: Grok

La tragedia aerea verificatasi nei pressi di Washington D.C. ha scatenato un aspro scontro politico, riaprendo il dibattito sulle politiche di diversità, equità e inclusione (DEI) nel settore dell’aviazione.

Nella sua conferenza stampa di ieri alla Casa Bianca il presidente Trump ha puntato il dito contro i programmi di assunzione “non basati sul merito” promossi sotto le Amministrazioni Biden e Obama.

Trump ha sostenuto, basandosi sul “buon senso” piuttosto che su prove concrete, che l’inclusione di persone con disabilità e la ricerca di maggiore diversità tra i controllori di volo avrebbero indebolito la sicurezza dei cieli americani.

Eppure, i dati ufficiali del Census Bureau e di IPUMS, riportati da Axios, raccontano una realtà ben diversa: oltre il 70% di chi lavora nel controllo del traffico aereo è di etnia bianca e il 78% è di sesso maschile.

Non esiste inoltre alcuna prova che le politiche di reclutamento abbiano influito sulle cause dell’incidente, ancora in fase di accertamento.

Le accuse del presidente, formalizzate poi in un contestato memorandum, si fondano su passaggi normativi che consentono l’assunzione di persone con disabilità negli enti federali, FAA compresa.

In realtà, tali disposizioni erano già in vigore almeno dal 2013, dunque ben prima dell’insediamento di Trump nella sua prima presidenza e non sono state sospese neppure per tutto il corso del suo primo mandato.

Nel frattempo, a quanto risulta stando alle indagini preliminari della FAA, nella torre di controllo dell’aeroporto Ronald Reagan di Washington c’erano meno persone del previsto “per quel tempo e per quel volume di traffico” quando è avvenuto l’incidente aereo.

Diverse associazioni in difesa dei diritti dei disabili, come la American Association of People with Disabilities, hanno, quindi, reagito con durezza, stigmatizzando la volontà di sfruttare un evento drammatico per delegittimare il lavoro svolto dai professionisti con disabilità.

Contestualmente, l’Amministrazione Trump si trova sotto il fuoco incrociato dei Democratici anche per il contestato blocco dei finanziamenti federali, imposto in un primo momento dall’Ufficio per la gestione e il bilancio (OMB) e parzialmente ritirato solo dopo un’ondata di proteste.

Alcuni Stati, in quei giorni, avevano addirittura perso l’accesso a importanti sistemi sanitari come il portale per Medicaid, e in molti hanno lamentato il rischio di pesanti ripercussioni su sanità, forze dell’ordine e servizi essenziali.

Questo episodio ha offerto alla House Majority Forward, gruppo legato alla leadership democratica alla Camera che ha l’obiettivo di far tornare i democratici maggioranza alla Camera alle prossime elezioni di Midterm del 2026, l’occasione per un nuovo spot televisivo ribattezzato “Real Steal”.

In questo spot si accusa apertamente il presidente Trump e i repubblicani a lui fedeli di “rubare” fondi destinati a scuole, polizia e vigili del fuoco per favorire i tagli fiscali ai grandi miliardari.

Il Partito Democratico sta dunque cogliendo l’occasione per passare all’attacco per la prima volta dall’inaugurazione di Trump ed imputare al partito del presidente il caos generato dal congelamento dei finanziamenti e per sostenere che dietro la sua mossa si celino interessi fiscali a favore dei più ricchi.

Dall’altra parte, i repubblicani continuano invece a difendere la decisione iniziale del presidente, definendola come un atto necessario per bloccare sprechi e abusi che graverebbero sulle tasche dei contribuenti.

Focus America non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.