Come Trump vuole cambiare il sistema degli aiuti internazionali garantiti dagli USA

Una proposta riservata delinea il progetto per ridimensionare l'USAID e creare un apparato più snello per competere con la Cina

Come Trump vuole cambiare il sistema degli aiuti internazionali garantiti dagli USA
USAID

Alcuni funzionari dell'amministrazione Trump hanno elaborato una proposta per ristrutturare l'architettura degli aiuti internazionali e dello sviluppo degli Stati Uniti, con l'obiettivo di renderla più snella, focalizzata e meglio posizionata per affrontare la sfida della Cina. Il documento, ottenuto da POLITICO, prevede un ridimensionamento significativo dell'Agenzia statunitense per lo Sviluppo Internazionale (USAID) e una riorganizzazione complessiva delle strutture di assistenza estera americana.

Secondo la proposta, l'USAID cambierebbe nome in "Agenzia statunitense per l'Assistenza Umanitaria Internazionale", con un mandato fortemente ridotto che si concentrerebbe esclusivamente su salute globale, sicurezza alimentare e risposta alle catastrofi. L'agenzia, inoltre, verrebbe integrata all'interno del Dipartimento di Stato, perdendo la sua autonomia attuale.

Il piano prevede anche di collocare la Millennium Challenge Corporation e l'Agenzia statunitense per il Commercio e lo Sviluppo sotto l'egida della U.S. International Development Finance Corporation. Questa entità combinata si concentrerebbe sulla promozione degli investimenti del settore privato, in particolare in aree come infrastrutture, energia e tecnologia. Secondo il documento, questo nuovo approccio rappresenterebbe un potente contrappeso all'Iniziativa Belt and Road della Cina, che Pechino ha utilizzato per guadagnare influenza economica e diplomatica in numerosi paesi.

Un altro elemento chiave della proposta è lo spostamento di tutti i programmi "politicamente orientati" sotto il controllo diretto del Dipartimento di Stato. Questi includono la promozione della democrazia e della libertà religiosa, l'emancipazione delle donne e la lotta contro il traffico di esseri umani. Sebbene molte di queste iniziative esistano già sotto l'autorità del Dipartimento di Stato, è possibile che programmi simili attualmente gestiti dall'USAID o da altre agenzie vengano trasferiti.

Non è chiaro se il Segretario di Stato Marco Rubio o altri alti funzionari dell'amministrazione Trump abbiano approvato la proposta, che sta circolando negli ambienti del Dipartimento di Stato e dell'USAID. Il documento riconosce che alcuni cambiamenti, come il collocamento di un'agenzia sotto un'altra, richiederanno probabilmente l'autorizzazione del Congresso.

La proposta critica duramente l'attuale programmazione degli aiuti allo sviluppo statunitensi, definendola "inefficiente e frammentata" e accusandola di aver commesso l'errore di impegnarsi "in ogni settore in ogni paese", con risultati discutibili. Secondo il piano, un approccio migliore sarebbe quello di "favorire la pace e la stabilità nelle regioni critiche per gli interessi degli Stati Uniti, catalizzare le opportunità economiche che sostengono le imprese e i consumatori americani, e mitigare le minacce globali come le malattie pandemiche".

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