Canada chiede chiarimenti agli Stati Uniti per la morte di un connazionale in custodia ICE

Johnny Noviello, cittadino canadese residente negli Stati Uniti da quasi quarant’anni, è morto in un centro di detenzione ICE a Miami. Ottawa esige spiegazioni mentre le relazioni bilaterali attraversano un momento critico.

Canada chiede chiarimenti agli Stati Uniti per la morte di un connazionale in custodia ICE

Il governo canadese ha richiesto spiegazioni ufficiali agli Stati Uniti dopo la morte di un proprio cittadino avvenuta in un centro di detenzione dell'immigrazione americana a Miami. Johnny Noviello, 49 anni, è deceduto lunedì 23 giugno mentre si trovava in custodia dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE), in attesa di rimpatrio.

La notizia è stata resa pubblica mercoledì dall'ICE, mentre la ministra degli affari esteri canadese Anita Anand ha rilasciato una dichiarazione ufficiale il giorno successivo, affermando: “Oggi il governo del Canada è stato informato della morte di un cittadino canadese mentre si trovava in custodia negli Stati Uniti”. In un messaggio pubblicato su X, il ministro ha aggiunto che “i funzionari consolari canadesi stanno urgentemente cercando maggiori informazioni dai funzionari americani” e ha espresso le sue condoglianze alla famiglia di Noviello.

Secondo quanto riportato da ICE, Johnny Noviello si trovava negli Stati Uniti da quasi quattro decenni. Era entrato nel paese nel 1988 con un visto legale e aveva ottenuto la residenza permanente nel 1991. La sua permanenza si è conclusa tragicamente mentre attendeva il rimpatrio in Canada, deciso dalle autorità statunitensi sulla base di una condanna.

Nel 2023, Noviello era stato condannato nella contea di Volusia, in Florida, a dodici mesi di prigione per reati legati al traffico di sostanze stupefacenti: nello specifico, racket, traffico di ossicodone e idrocodone, oltre all’uso di un dispositivo di comunicazione bidirezionale per commettere un crimine. Dopo aver scontato la pena, era stato arrestato da ICE presso l’ufficio di libertà vigilata del dipartimento correzionale della Florida. Da quel momento, era stato preso in carico dalle autorità dell’immigrazione e sottoposto alla procedura per l’espulsione dal territorio statunitense.

La dinamica della morte è ancora oggetto di indagine. Come dichiarato dalla portavoce del dipartimento della sicurezza nazionale, Tricia McLaughlin, l’uomo è stato trovato privo di sensi all’interno della struttura. Il personale sanitario ha tentato di rianimarlo con massaggio cardiaco e l’uso di un defibrillatore esterno automatico, ma senza successo.

La portavoce ha confermato che l’inchiesta è ancora in corso e che al momento non sono state rilasciate ulteriori informazioni ufficiali. Da parte sua, l’ufficio del Global Affairs Canada ha dichiarato in una nota: “Global Affairs Canada è a conoscenza della morte di un cittadino canadese in Florida. I funzionari consolari sono in contatto con le autorità americane per raccogliere informazioni. A causa di considerazioni sulla privacy, non possono essere divulgate ulteriori informazioni”.

La morte di Noviello è l’ottava registrata nel 2025 tra le persone detenute sotto custodia ICE. Il dato alimenta un dibattito sempre più acceso sulle condizioni nei centri di detenzione per immigrati, in un contesto di crescente tensione diplomatica tra Ottawa e Washington.

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