Bombe nucleari americane dispiegate nel Regno Unito

Washington ha trasferito nel Regno Unito le bombe termonucleari modernizzate B61-12, tornando a schierare armi nucleari sul territorio britannico per la prima volta dal 2008. La base di Lakenheath diventa così il sesto sito europeo con armamenti nucleari americani.

Bombe nucleari americane dispiegate nel Regno Unito

Gli Stati Uniti hanno schierato nella loro principale base aerea europea la versione più avanzata delle bombe nucleari B61-12. La base di Lakenheath, nella contea di Suffolk, nell’Inghilterra orientale, diventa così il sesto sito europeo a ospitare armi nucleari statunitensi. È il primo ritorno di ordigni nucleari sul territorio britannico dopo 17 anni, con l’ultima presenza documentata risalente al 2008, come riferisce The UK Defence Journal.

Secondo numerose fonti dal giornale, la scorsa settimana le bombe termonucleari B61-12 sono state trasferite in un nuovo deposito di sicurezza costruito all’interno della base. L’operazione, condotta con estrema riservatezza, è stata confermata dall’analista di dati OSINTdefender, che si occupa di monitorare informazioni pubblicamente disponibili.

Le armi sarebbero state consegnate dal Centro per le armi nucleari dell’aeronautica americana con sede nel New Mexico. La B61-12 è una bomba nucleare modernizzata e dotata di potenza esplosiva variabile. Rappresenta l’ultima evoluzione della famiglia B61, arma di punta dell’arsenale nucleare strategico degli Stati Uniti. L’aggiornamento prevede una maggiore precisione e la capacità di essere sganciata da velivoli ad alta quota, con successiva planata autonoma verso il bersaglio, che può trovarsi a distanza.

Una delle caratteristiche più rilevanti della B61-12 è la potenza regolabile, compresa tra 0,3 e 50 chilotoni. Per avere un riferimento storico, la bomba utilizzata a Hiroshima aveva una potenza di circa 13-16 chilotoni. La rivista The National Interest ha definito la B61-12 “quattro bombe in una”, a sottolinearne la versatilità operativa.

A Lakenheath sono presenti due squadriglie di caccia F-35A, per un totale di oltre cinquanta aerei, in grado di lanciare questi ordigni. La base era già stata utilizzata in passato per lo stoccaggio di armi nucleari americane durante la guerra fredda. Dopo la fine di quella fase, nell’ambito dei programmi di disarmo e riduzione dell’arsenale nucleare in Europa, le bombe furono rimosse. L’ultimo ritiro documentato risale appunto al 2008, come ricorda lo UK Defence Journal.

Il dispiegamento della B61-12 in Europa era stato annunciato da Washington nel gennaio 2025, nel quadro del meccanismo NATO che prevede un “ombrello nucleare” per i paesi membri. La Gran Bretagna non figurava, fino ad oggi, tra i paesi europei sui cui territori è noto che siano presenti armi nucleari americane: l’elenco comprende Belgio, Germania, Italia (con due basi), Paesi Bassi e Turchia. Jill Hruby, direttrice della National Nuclear Security Administration statunitense, commentando l’annuncio di gennaio, aveva dichiarato: «Abbiamo una partnership strategica molto salda con la Gran Bretagna, così come il suo impegno verso le forze di deterrenza nucleare».

Un anno prima, nel gennaio 2024, il quotidiano Telegraph aveva anticipato questa evoluzione, citando documenti relativi ad appalti pubblici del Pentagono che prevedevano lavori per l’installazione di bombe B61-12 con potenza fino a 50 chilotoni nella base di Lakenheath.

Secondo lo UK Defence Journal, il ritorno di armi nucleari statunitensi nel Regno Unito «significherebbe un cambiamento significativo della posizione nucleare della NATO nel teatro europeo», in un contesto di crescente deterioramento delle relazioni con la Russia e di rafforzamento della politica di deterrenza.

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