Bill Maher dopo l’incontro con Trump: “Grazioso e misurato, non come me lo aspettavo”

Il comico e conduttore televisivo, storicamente critico verso il presidente, sorprende il pubblico con un resoconto inaspettato di una cena privata alla Casa Bianca, avvenuta a fine marzo

Bill Maher dopo l’incontro con Trump: “Grazioso e misurato, non come me lo aspettavo”
Immagine creata con l’intelligenza artificiale. Fonte: ChatGPT

Durante l’ultima puntata del suo programma “Real Time With Bill Maher”, il comico e conduttore Bill Maher ha condiviso con il pubblico un racconto di un incontro privato con Donald Trump avvenuto alla Casa Bianca lo scorso 31 marzo. L’episodio ha attirato attenzione non solo per la natura inaspettata dell’incontro tra due figure da tempo in conflitto, ma anche per il tono sorprendentemente positivo utilizzato da Maher nel descrivere l’ex presidente.

Maher, noto per le sue posizioni critiche nei confronti di Trump già ben prima della candidatura del 2016, ha raccontato di essere stato invitato a cena da Trump insieme al musicista Kid Rock, organizzatore dell’incontro e noto sostenitore dell’ex presidente. Nonostante le divergenze politiche, la conversazione, durata circa due ore e mezza, si è svolta secondo Maher in un clima di rispetto e apertura.

Ha anche raccontato di aver portato un foglio contenente quasi 60 insulti che Trump gli aveva rivolto negli anni – tra cui “stupido, malato e davvero sciocco” – che ha chiesto al presidente di firmare. “Non sono diventato MAGA”, ha precisato Maher, “e, a credito del presidente, non c'è stata alcuna pressione in tal senso durante il nostro incontro”.

Maher ha poi descritto Trump come un uomo sorprendentemente diverso da quello che appare in pubblico. “Ride, anche di sé stesso, e non è finto. Come comico con 40 anni di esperienza, riconosco una risata falsa quando la sento”, ha osservato. Il conduttore ha sottolineato come l’ex presidente gli sia apparso “molto più consapevole di sé di quanto lasci intendere in pubblico”.

Tra i vari argomenti affrontati durante la cena, Maher ha ricordato un passaggio relativo alle elezioni del 2020: “Non ricordo il contesto esatto, ma ha usato la parola ‘perso’. Gli ho detto: ‘Wow, non avrei mai pensato di sentirti dire questo’. E non si è arrabbiato”. Un altro tema discusso è stato il programma nucleare iraniano, su cui Maher ha espresso la propria opinione favorevole all’accordo voluto dall’amministrazione Obama: “Gli ho detto che pensavo valesse la pena portarlo avanti, e lui ha ascoltato senza etichettarmi come un pazzo di sinistra”.

Il conduttore ha poi sottolineato come l’incontro con Trump sia stato privo della tensione che, a suo avviso, caratterizzerebbe un incontro simile con altri ex presidenti democratici come Obama o Clinton: “Non ho sentito di dover camminare sulle uova. E penso che questo dica molto sul perché i Democratici siano oggi così impopolari”.

A chiusura del racconto, Maher ha proposto una riflessione sulla differenza tra l’immagine pubblica e la persona privata di Trump: “Una persona pazza non vive alla Casa Bianca. Una persona che interpreta spesso una persona pazza in TV vive lì. So che suona assurdo, ma non è così assurdo come pensavo”. Ha poi concluso: “Questo è il mio resoconto. Potete odiarmi per questo, ma non sono un bugiardo. Trump è stato grazioso e misurato. Perché non lo sia in altre situazioni, non lo so. Non è mio compito rispondere. Vi sto solo dicendo quello che ho visto, e non ero fatto”.

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