Bannon attacca Fox News: “Non difendono l’America”
L’ex stratega di Trump accusa Fox di fare propaganda pro-Israele e di tradire la base populista. La sua crociata mediatica si salda con l’opposizione alla guerra in Iran.

Steve Bannon, figura centrale dell’universo mediatico MAGA e già capo consigliere di Donald Trump nel primo mandato, ha aperto un nuovo fronte polemico: contro Fox News. L’occasione è l’attacco statunitense contro l’Iran, avvenuto il 21 giugno, a cui Bannon si è apertamente opposto. Ma il dissenso sulla guerra è diventato per lui l’innesco di una campagna più ampia contro quella che definisce una “macchina propagandistica” e una rete in declino, priva di legittimità presso la base populista.
Durante la sua trasmissione War Room andata in onda venerdì, Bannon ha esordito con un montaggio di voci favorevoli alla guerra, promettendo che avrebbe fatto “esplodere la testa” ai suoi spettatori. Il messaggio era chiaro: smascherare il fronte interventista non solo tra i democratici o nell’establishment, ma all’interno dello stesso campo conservatore. Per tutta la puntata, lui e i suoi ospiti hanno attaccato Fox News definendola ripetutamente “propaganda”.
In un’intervista rilasciata a Semafor domenica, Bannon ha rincarato la dose: “A destra si sta affrontando una realtà spiacevole, un grande smascheramento: i Murdoch non mettono l’interesse dell’America al primo posto.” Secondo lui sarebbe necessario aprire “un’indagine FARA approfondita sulla relazione tra Fox e una potenza straniera”, con chiaro riferimento a Israele, anche se non ha fornito alcuna prova a sostegno dell’accusa.
Fox ha coperto l’attacco all’Iran e le mosse del presidente Trump con un taglio generalmente favorevole, ma ha anche dato spazio ad alcune voci scettiche. Per Bannon, però, questo non basta. La sua critica è più profonda e riguarda la natura stessa dell’audience: “Il loro pubblico è composto da geriatrici — persone con più di 70 anni,” ha dichiarato. “Non hanno influenza perché non sono una base attivista.”
Il contrasto con Fox arriva in un momento particolare. L’emittente sta vivendo un’impennata negli ascolti, a differenza del resto del panorama cable, in declino. Ma rimane molto attenta alle critiche che provengono da destra. In questo contesto si inserisce anche il recente incontro amichevole tra Trump e Bannon, avvenuto la scorsa settimana. Il presidente ha sempre cercato di mantenere un equilibrio tra le varie anime del suo elettorato e di esercitare pressione sui media che ne influenzano l’opinione pubblica. Il rapporto di forza con Fox è una leva importante.
L’influenza di Bannon non va sottovalutata. La sua trasmissione, War Room, raggiunge un pubblico ampio di attivisti di destra attraverso Real America’s Voice, Rumble, Spotify e altre piattaforme. Il discorso anti-interventista di Bannon rappresenta oggi uno dei poli di riferimento per chi, nella destra americana, rifiuta la linea militarista e cerca un’alternativa alle narrazioni dominanti. L’attacco a Fox si salda a questa posizione, segnando una nuova fase nella competizione per l’egemonia dentro il mondo MAGA.