Axios ha ottenuto le registrazioni delle interviste di Joe Biden con il procuratore speciale Robert Hur
Le registrazioni audio confermano i problemi di memoria dell'ex presidente durante i colloqui sull'indagine sui documenti classificati. In alcuni passaggi Biden ha difficoltà a ricordare date importanti, tra cui l'anno della morte del figlio Beau e la prima elezione di Trump.

Axios ha ottenuto dalla Casa Bianca le registrazioni audio delle interviste dell'ex presidente Biden con il procuratore speciale Robert Hur, condotte l'8 e 9 ottobre 2023. Questi audio – pubblicati integralmente alla fine di questo articolo – che la Casa Bianca di Biden si era rifiutata di rilasciare lo scorso anno, sembrano confermare l'affermazione di Hur secondo cui una giuria avrebbe probabilmente considerato Biden come "un uomo anziano simpatico, ben intenzionato, ma con scarsa memoria".
Le registrazioni, della durata complessiva di oltre 5 ore, mostrano Biden che fatica a ricordare dettagli importanti come l'anno della morte del figlio, quando ha lasciato l'incarico di vicepresidente e quando è stato eletto per la prima volta presidente Donald Trump. In alcuni momenti si sentono lunghe pause, parole biascicate e i suoi avvocati che intervengono per aiutarlo a ricordare date fondamentali.
I problemi di memoria documentati
Durante le interviste, che si sono svolte nella Map Room della Casa Bianca, si sente il ticchettio di un orologio a pendolo che scandisce i silenzi mentre Biden cerca le parole giuste. In un passaggio particolarmente rivelatore, mentre parla del suo libro "Promise Me, Dad" sul figlio Beau, Biden chiede: "In che anno è morto?", e i suoi avvocati devono ricordargli che Beau è morto nel 2015.
In un altro momento, Biden afferma erroneamente che Trump è stato eletto nel novembre 2017, e di nuovo i suoi collaboratori devono correggerlo, specificando che l'elezione è avvenuta nel 2016. Questo episodio contrasta con la reazione furiosa di Biden quando, dopo la pubblicazione del rapporto di Hur all'inizio del 2024, il procuratore aveva suggerito che l'ex presidente avesse dimenticato quando era morto suo figlio.
La portavoce di Biden, Kelly Scully, ha sminuito le nuove rivelazioni affermando:
"Le trascrizioni erano già state rilasciate dall'Amministrazione Biden più di un anno fa. L'audio non fa altro che confermare ciò che è già pubblico".
La questione dei documenti classificati
Durante l'interrogatorio, Biden ha mostrato scarsa memoria anche su come fosse entrato in possesso di documenti classificati dopo aver lasciato l'incarico di vicepresidente. In un passaggio, il procuratore Marc Krickbaum, vice di Hur, chiede a Biden se avesse consapevolmente conservato un memorandum sull'Afghanistan dopo il termine del suo mandato da vicepresidente.
Inizialmente Biden ha risposto di non ricordarlo, ma quando Krickbaum ha fatto notare che il documento era stato citato in libri di Bob Woodward e Jules Witcover, Biden ha ammesso:
"Immagino di aver voluto conservarlo solo per i posteri. Voglio dire, questa era la mia posizione sull'Afghanistan".
L'avvocato personale di Biden, Bob Bauer, è intervenuto immediatamente per chiarire che l'ex presidente "non ricorda specificamente di aver avuto l'intenzione di conservare questo memorandum dopo aver lasciato la vicepresidenza", probabilmente per evitare che questa ammissione potesse tecnicamente esporre Biden a accuse penali.
Le difficoltà per i democratici
Le registrazioni emergono in un momento in cui i democratici stanno affrontando le conseguenze del fatto che la Casa Bianca di Biden abbia cercato di nascondere il suo declino psico fisico mentre l'ex presidente voleva candidarsi per un altro mandato a 81 anni. I leader democratici hanno faticato ancora questa settimana a rispondere alle notizie su un nuovo libro su questo tema - "Original Sin", di Alex Thompson di Axios e Jake Tapper della CNN - che verrà pubblicato martedì prossimo.
Nonostante i problemi di memoria, le registrazioni mostrano che nel complesso Biden era presente nel corso dell'intervista, faceva battute ed è riuscito a rispondere a quasi tutte le domande. Il secondo giorno delle interviste, il 9 ottobre, Biden è apparso più vigile e coinvolto rispetto al primo giorno, quando le interviste sono iniziate il giorno dopo l'attacco di Hamas contro Israele.
In base a queste valutazioni, Hur ha deciso di non accusare Biden di possesso improprio di documenti classificati, irritando i repubblicani perché l'attuale presidente Donald Trump era invece stato incriminato per il suo caso riguardante il possesso di materiale classificato a Mar-a-Lago.
Ciò nonostante, i democratici e la Casa Bianca di Biden a suo tempo hanno criticato duramente Hur per le sue osservazioni su Biden, insistendo ripetutamente sul fatto che il presidente fosse nel pieno delle sue capacità mentali e che il rapporto di Hur fosse politicamente motivato. Tuttavia, l'audio delle oltre cinque ore di interviste mostra che in realtà lui e il suo vice Marc Krickbaum sono stati rispettosi e cordiali.
Video integrale (5 ore e 10 minuti)
Tra i momenti chiave delle interviste ci sono quelli in cui Biden:
Si sforza di trovare le parole e le date giuste quando racconta il periodo della morte del figlio Beau
Riconosce di aver voluto conservare un documento riservato “solo per i posteri”.
Descrive il suo viaggio in Mongolia quando gli viene chiesto di parlare di documenti riservati.
Scherza sul fatto di essere “un giovinotto” all'inizio delle interviste.
Risponde in modo incoerente alla domanda su se abbia dato istruzioni su dove trovare documenti riservati nella sua abitazione