Aumento preoccupante delle richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti a metà febbraio
I dati del Dipartimento del Lavoro mostrano un incremento inatteso delle domande, mentre crescono i timori per i licenziamenti nel settore pubblico.

Le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate in modo significativo nella settimana che si è chiusa il 22 febbraio, raggiungendo livelli che iniziano a destare preoccupazioni preliminari per la stabilità del mercato del lavoro americano.
Secondo i dati diffusi giovedì dal Dipartimento del Lavoro, le domande iniziali di sussidi sono salite a 242.000, con un incremento di 22.000 unità rispetto alla settimana precedente, superando nettamente le aspettative degli economisti che prevedevano 220.000 richieste.
Si tratta dell'aumento settimanale più consistente degli ultimi quattro mesi, che ha portato il numero di richieste al livello più alto da inizio dicembre.
Un dato impattato dai licenziamenti del DOGE?
Questo dato, che rappresenta un indicatore importante dell'andamento dei licenziamenti nel Paese, arriva in un momento particolarmente delicato per l'Amministrazione Trump impegnata in una significativa riduzione del personale governativo federale.
Gli esperti sottolineano, però, che i dati settimanali possono essere soggetti a volatilità dovuta a diversi fattori, tra cui condizioni meteorologiche, licenziamenti temporanei e festività.
La settimana in questione, infatti, includeva sia un giorno festivo sia l'impatto di una tempesta invernale letale e temperature gelide che hanno colpito numerosi Stati.
Tuttavia, considerando il fatto che l'Amministrazione Trump sta procedendo a massicci tagli occupazionali nel settore pubblico, i dati sulle richieste di sussidi assumono indubbiamente una rilevanza crescente, anche se al momento non è ancora chiaro in che misura i licenziamenti governativi stiano influenzando l'aumento delle richieste.
Il fatto che Washington DC abbia registrato un incremento di prime domande, lascia, però, intendere che i licenziamenti annunciati in questi giorni potrebbero aver avuto un ruolo in questo aumento.
Le prospettive per l'occupazione
Nonostante le previsioni di centinaia di migliaia di licenziamenti governativi nel contesto dei tagli implementati da Elon Musk e dal Dipartimento per l'Efficienza Governativa (DOGE), gli economisti ritengono però che l'impatto sui dati del mercato del lavoro statunitense non avverrà tutto in una volta.
Nel frattempo, il dato ufficiale sull'andamento dell'occupazione di febbraio sarà pubblicato il 7 marzo e gli economisti prevedono per ora un aumento di 160.000 posti di lavoro nel mese, in miglioramento rispetto al dato di 143.000 posti di lavoro creati a gennaio.
Sebbene la crescita dell'occupazione sia rallentata tornando ai livelli pre-pandemia, il turnover naturale all'interno del mercato del lavoro (assunzioni e dimissioni) ha subito un rallentamento drammatico, rendendo più difficile per i disoccupati trovare lavoro.
Questo fattore, combinato con i licenziamenti pubblici in corso, potrebbe rappresentare una difficoltà significativa per il mercato del lavoro americano nei prossimi mesi.