Attivista filo palestinese rilasciato dopo 104 giorni di detenzione negli Stati Uniti
Mahmoud Khalil, ex studente della Columbia University, è stato liberato ieri da un giudice federale dopo essere diventato simbolo della repressione dell'Amministrazione Trump contro le proteste filo palestinesi nei campus universitari.

L'attivista palestinese Mahmoud Khalil è stato rilasciato ieri dalla detenzione federale e liberato dopo 104 giorni per decisione di un giudice dopo essere diventato un simbolo della repressione del presidente Donald Trump contro le proteste nei campus universitari. Il 30enne, ex studente laureato della Columbia University, ha lasciato una prigione federale in Louisiana e si è diretto verso New York per ricongiungersi con sua moglie, cittadina americana, e il figlio neonato, nato proprio mentre Khalil era detenuto.
"La giustizia ha prevalso, ma è arrivata molto in ritardo", ha dichiarato fuori dalla struttura in una zona remota della Louisiana. "Non avrebbe dovuto richiedere tre mesi". L'Amministrazione Trump sta cercando di espellere Khalil per il suo ruolo nelle proteste pro-palestinesi. L'uomo era stato arrestato l'8 marzo nel suo condominio a Manhattan.
Khalil è stato rilasciato dopo che il giudice distrettuale Michael Farbiarz ha affermato che sarebbe "molto, molto inusuale" per il governo continuare a detenere un residente legale degli Stati Uniti che difficilmente scapperebbe e che non è stato accusato di alcuna violenza. Il 30enne aveva svolto un ruolo chiave nelle manifestazioni pro-palestinesi alla Columbia nella primavera del 2024, negoziando con l'Università per conto degli studenti e rilasciando interviste ai media. Ha perso la nascita di suo figlio a causa della sua detenzione e la sua laurea alla Columbia mentre era detenuto.
Khalil è stato uno dei primi obiettivi dell'Amministrazione Trump nel tentativo di reprimere quello che ha definito antisemitismo nei campus universitari. Il suo caso è stato seguito da vicino come test per verificare se la Casa Bianca possa davvero utilizzare una norma sulla politica estera raramente usata per espellere studenti e accademici. Almeno altre due persone detenute sotto questa disposizione - lo studente della Columbia Mohsen Mahdawi e l'accademico di Georgetown Badar Khan Suri - sono state rilasciate più di un mese fa. Il caso di Khalil ha preso una strada diversa, con Farbiarz che ha emesso una sentenza basandosi su altri fattori prima di affrontare la richiesta di libertà su cauzione.
Secondo le condizioni del rilascio, Khalil può ora recarsi liberamente solo a New York e nel Michigan. Può anche recarsi in Louisiana e New Jersey ma solo per questioni giudiziarie, ed a Washington D.C. per attività di lobbying e scopi legislativi. Non è tenuto a versare una cauzione immediata o essere sottoposto a monitoraggio elettronico.