Attacco terroristico contro un corteo ebraico in Colorado

Sei feriti in un’azione violenta durante una manifestazione a sostegno degli ostaggi israeliani. Il sospettato, un uomo di 45 anni, è stato arrestato.

Attacco terroristico contro un corteo ebraico in Colorado

L'FBI ha aperto un’inchiesta su un’“attacco terroristico mirato” avvenuto domenica a Boulder, in Colorado. Durante una manifestazione organizzata dalla comunità ebraica locale per chiedere la liberazione degli ostaggi israeliani ancora detenuti nella Striscia di Gaza, sei persone sono rimaste ferite. Le vittime, tutte di età compresa tra i 67 e gli 88 anni, sono state trasportate in ospedale. Secondo le autorità locali, almeno una di loro versa in condizioni critiche.

Il capo della polizia di Boulder, Stephen Redfearn, ha confermato la gravità dell’episodio e ha precisato che il sospettato è stato arrestato senza incidenti. Si tratta di Mohamed Sabry Soliman, 45 anni, che avrebbe gridato “Palestina libera!” prima di scagliare un ordigno incendiario sul corteo. L’uomo, secondo quanto riferito da Mark Michalek, agente speciale dell’FBI a Denver, avrebbe utilizzato un rudimentale lanciafiamme e lanciato un altro dispositivo incendiario artigianale contro i partecipanti.

L’individuo è rimasto ferito nell’azione e si trova attualmente in ospedale. Le autorità non hanno fornito dettagli sulle sue condizioni. Un funzionario della Casa Bianca, Stephen Miller, ha dichiarato che si tratta di uno straniero la cui permanenza nel paese era illegale dopo la scadenza del visto turistico.

Il direttore del FBI, Kash Patel, ha annunciato l’apertura di un’indagine approfondita, specificando che l’evento è trattato come un attacco terroristico. Il Dipartimento della Giustizia ha condannato l’atto come una violenza immotivata, collegandolo al recente incremento di aggressioni nei confronti della comunità ebraica negli Stati Uniti.

Secondo quanto riportato dalla Anti-Defamation League (ADL), l’attacco ha colpito un’iniziativa settimanale della comunità ebraica locale, in cui i partecipanti corrono o camminano in solidarietà con gli ostaggi israeliani catturati dal Hamas il 7 ottobre 2023, evento che ha segnato l’inizio dell’attuale conflitto a Gaza.

Testimonianze raccolte da media locali indicano che l’aggressore sarebbe stato visto lanciare un oggetto simile a una molotov contro il gruppo, mentre una registrazione video diffusa sui social mostra un uomo a torso nudo, con due bottiglie in mano e fiamme sull’erba attorno a lui.

Il vice direttore del FBI, Dan Bongino, ha dichiarato che l’inchiesta è orientata verso l’ipotesi di un crimine ideologico. Tuttavia, lo stesso Redfearn ha mantenuto una posizione più cauta, affermando in conferenza stampa che non è ancora possibile confermare con certezza se l’attacco fosse diretto contro un gruppo specifico.

Al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine, diverse persone presentavano ustioni e altre lesioni. Il sospettato è stato identificato e fermato sul posto.

L’attacco di Boulder giunge a distanza di una settimana da un altro episodio di violenza contro rappresentanti israeliani negli Stati Uniti. A Washington, due dipendenti dell’ambasciata israeliana sono stati uccisi da un uomo che, durante l’arresto, avrebbe pronunciato le stesse parole utilizzate da Soliman: “Libérez la Palestine!”

Il presidente Donald Trump è stato aggiornato sugli sviluppi dell’attacco. Lo ha riferito la Casa Bianca, mentre il segretario di Stato Marco Rubio ha espresso preoccupazione per l’accaduto, definendolo un’“attacco terroristico mirato” e ribadendo che “il terrorismo non ha posto nel nostro grande Paese”.

Anche la comunità ebraica di Boulder ha reagito con fermezza, diffondendo un comunicato in cui si afferma: “Abbiamo appreso con tristezza che un ordigno incendiario è stato lanciato contro i partecipanti alla marcia Run for Their Lives, un’iniziativa di sensibilizzazione sugli ostaggi ancora trattenuti a Gaza”.

L’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Danny Danon, ha affermato che “il terrorismo contro gli ebrei non si ferma ai confini di Gaza, brucia già le strade d’America.” Ha aggiunto che l’attacco di Boulder non può essere considerato una manifestazione politica, ma un vero e proprio atto di terrorismo. “È tempo di passare dalle dichiarazioni all’azione concreta contro i responsabili, ovunque essi si trovino,” ha concluso.

Infine, il governatore democratico del Colorado, Jared Polis, ha espresso solidarietà alle vittime scrivendo su X (ex Twitter): “I miei pensieri vanno a coloro che sono stati colpiti da questo atto di odio e terrore.”

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