Articoli sui Code Talkers Navajo sono stati rimossi dai siti militari dopo l'ordine di Trump sulla DEI

Dopo la direttiva presidenziale contro le iniziative di diversità, equità e inclusione, le pagine dedicate ai nativo americani che contribuirono alla vittoria nella Seconda Guerra Mondiale sono scomparse dal sito del Dipartimento della Difesa.

Articoli sui Code Talkers Navajo sono stati rimossi dai siti militari dopo l'ordine di Trump sulla DEI

Negli ultimi giorni, diversi articoli dedicati ai celebri Code Talkers nativi americani sono stati rimossi dai siti web delle Forze Armate statunitensi, suscitando polemiche e preoccupazioni.

Queste cancellazioni seguono l'ordine esecutivo del presidente Donald Trump che ha posto fine alle iniziative federali su diversità, equità e inclusione (DEI).

Chi erano i Code Talkers?

I Code Talkers, in particolare quelli della tribù Navajo, svolsero un ruolo determinante durante la Seconda Guerra Mondiale, contribuendo significativamente alle vittorie americane nel Pacifico tra il 1942 e il 1945.

Il loro linguaggio, incomprensibile per i nemici, permise la trasmissione sicura di centinaia di messaggi strategici, inclusi oltre 800 messaggi senza errori durante la battaglia di Iwo Jima.

Contenuti rimossi e polemiche

Secondo Axios, almeno dieci articoli relativi ai Code Talkers sono stati rimossi dai siti ufficiali dell'Esercito e del Dipartimento della Difesa.

Le pagine sono state contrassegnate con l'etichetta "DEI", indicando la possibile relazione con l'ordine esecutivo che vieta iniziative sulla diversità.

L'archivio internet mostra che queste pagine erano attive fino a novembre e sono state cancellate poco dopo l'insediamento di Trump.

Il portavoce del Pentagono, John Ullyot, ha confermato che la rimozione è avvenuta in seguito alla direttiva contro i contenuti DEI, senza però chiarire se i Code Talkers siano stati considerati esplicitamente come figure "divisive".

Contributi storici e importanza dei Code Talkers

I soldati nativo americani hanno avuto un ruolo decisivo non solo nella Seconda Guerra Mondiale, ma anche nella Prima Guerra Mondiale, con soldati Choctaw e Comanche che trasmisero messaggi criptati cruciali.

I Navajo, in particolare, dimostrarono grande coraggio sotto il fuoco nemico, usando la propria lingua – che il governo USA aveva tentato di eliminare – per salvare innumerevoli vite.

Oltre ai Code Talkers, sono stati eliminati dai siti ufficiali profili e contenuti relativi ad altri importanti contributi di nativo americani e minoranze, come veterani afroamericani, donne che hanno servito nelle Forze Armate, e unità storiche come il 54° Reggimento del Massachusetts, reso celebre dal film "Glory".

Un esempio emblematico è quello del Maggiore Generale afroamericano Charles Rogers, insignito della Medaglia d'Onore, la cui pagina è stata temporaneamente eliminata con la modifica dell'URL che includeva erroneamente l'etichetta "DEI".

La sua pagina è stata ripristinata in seguito a proteste pubbliche.

Reazioni e implicazioni

La decisione di rimuovere tali contenuti ha scatenato critiche da parte di chi ritiene che tale azione neghi o sottovaluti il ruolo fondamentale svolto dalle minoranze nella storia militare statunitense.

Questo episodio solleva importanti interrogativi sul modo in cui la nuova Amministrazione Trump intende interpretare ed applicare la politica contro le iniziative sulla diversità, e sulle possibili conseguenze per il riconoscimento della storia e della memoria collettiva americana.

Focus America non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.