Alexandria Ocasio-Cortez raccoglie 9,6 milioni di dollari in tre mesi, battendo il suo precedente record

Alexandria Ocasio-Cortez ha registrato un risultato senza precedenti nella raccolta fondi, incassando 9,6 milioni di dollari nei primi tre mesi dell’anno. Si tratta di più del doppio rispetto al suo secondo miglior trimestre, risalente all’estate del 2020, quando aveva raccolto 4,4 milioni. I dati sono contenuti in un rapporto presentato ieri alla Federal Election Commission, confermando l’eccezionale capacità della deputata democratica di New York di mobilitare piccoli donatori su scala nazionale.

La somma raccolta consente a Ocasio-Cortez di disporre attualmente di oltre 8 milioni di dollari in liquidità. Il risultato arriva in un momento in cui si intensificano le pressioni, soprattutto da parte dell’ala progressista del Partito Democratico, affinché la deputata sfidi il leader della minoranza al Senato Chuck Schumer nelle primarie del 2028. Sebbene non sia stata annunciata alcuna candidatura, la notizia rappresenta un segnale rilevante delle sue potenzialità politiche future.

Il tour con Sanders e la mobilitazione progressista

Il successo della raccolta è stato sostenuto anche dal tour nazionale “Fight Oligarchy”, che ha visto Ocasio-Cortez affiancata dal senatore indipendente progressista Bernie Sanders. Durante le tappe dell’iniziativa, che ha attraversato diversi Stati, migliaia di sostenitori hanno partecipato agli eventi, confermando il radicamento della corrente progressista all’interno della base democratica.

Leader riconosciuta del movimento progressista, Ocasio-Cortez ha storicamente fatto affidamento su una rete capillare di piccoli contributori. In un post pubblicato su X, ha sottolineato che la donazione media è stata di 21 dollari.

Il suo manager di campagna, Oliver Hidalgo-Wohlleben, ha aggiunto che il 64% dei contributi proviene da persone che non avevano mai donato prima alla deputata. "AOC non prende un dollaro da lobbisti o comitati aziendali", ha dichiarato, specificando che "le nostre principali categorie di donatori sono insegnanti e infermieri".

Un chiaro messaggio da sinistra alla leadership democratica

La risposta della base progressista è stata interpretata da diversi osservatori come un segnale politico. “La gente sta inviando un messaggio ai Democratici sulla direzione che vorrebbe vedere”, ha affermato Faiz Shakir, consigliere di Bernie Sanders. Il riferimento è al crescente divario tra l’establishment del Partito Democratico e le sue componenti più progressiste, che chiedono un rinnovamento delle politiche economiche e sociali, nonché un atteggiamento più intransigente verso i grandi interessi finanziari.

In una dichiarazione pubblica rilasciata a margine della presentazione dei dati, Ocasio-Cortez ha voluto ringraziare i propri sostenitori: “Non posso esprimere a sufficienza quanto sia grata ai milioni di persone che ci sostengono con il loro tempo, le loro risorse e la loro energia”. Ha poi aggiunto: “Il vostro supporto ci ha permesso di radunare le persone su scala record per organizzare le loro comunità”.

Un record che rafforza il suo profilo nazionale

Il nuovo record di raccolta fondi consolida il profilo nazionale della deputata del Bronx, che già in passato si era distinta per la capacità di attrarre fondi da una base diffusa e ideologicamente motivata. La crescita esponenziale delle donazioni potrebbe rappresentare non solo un rafforzamento per le sue iniziative legislative, ma anche un elemento strategico in vista di eventuali ambizioni future.

Il dato da 9,6 milioni supera di gran lunga i risultati precedenti di Ocasio-Cortez e rappresenta uno dei più alti trimestri mai registrati da un deputato della Camera. In un contesto politico segnato da incertezze e scontri interni al Partito Democratico, la performance finanziaria della deputata suggerisce un forte sostegno alla linea progressista e aumenta la pressione sulla leadership tradizionale.

La raccolta record segna dunque non solo un successo personale per Ocasio-Cortez, ma anche un possibile spartiacque per gli equilibri interni al partito. La direzione che prenderà nei prossimi anni potrebbe dipendere anche da come evolveranno queste dinamiche.