Alcuni senatori democratici si pentono del sostegno a Marco Rubio come Segretario di Stato

Da sinistra fioccano le critiche nei confronti di Marco Rubio dopo il suo coinvolgimento nello scontro tra Trump e Zelensky nello Studio Ovale.

Alcuni senatori democratici si pentono del sostegno a Marco Rubio come Segretario di Stato

Alcuni senatori democratici che hanno votato per confermare Marco Rubio come Segretario di Stato ora affermano di essersi già pentiti della loro decisione.

Questo ripensamento emerge mentre i primi giorni del secondo mandato Trump stanno segnando cambiamenti significativi nella politica estera americana.

Rubio, facilmente confermato dal Senato con un forte sostegno bipartisan, è stato infatti presente nello Studio Ovale durante un acceso scontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il presidente Donald Trump e il vicepresidente JD Vance.

Dopo lo scontro, Rubio è stato tra coloro che hanno chiesto al presidente ucraino di andarsene, mettendo in dubbio l'accordo sui minerali rari che avrebbero dovuto essere firmato.

I democratici esprimono rimpianto

Il senatore Chris Murphy (D-Conn.) ha dichiarato ieri sulla CNN che votare per la nomina di Rubio è stato "un errore".

"Molti di noi pensavano che Marco Rubio si sarebbe opposto a Donald Trump" sulla guerra in Ucraina, ha affermato Murphy.

"Pensavo che quando Trump gli avrebbe chiesto di avvicinare l'America alla Russia, Rubio gli si sarebbe opposto. Non l'ha fatto."

Il senatore Chris Van Hollen (D-Md.) ha condiviso lo stesso sentimento su Fox News:

"Mi pento di quel voto."

"Come deputato al Senato, Rubio difendeva i valori americani," ha sottolineato Van Hollen, "e aveva riconosciuto che la Russia era l'aggressore contro l'Ucraina."

Cambiamento nelle posizioni

Nelle ultime settimane, il presidente Trump ha falsamente affermato che l'Ucraina ha iniziato la guerra, mentre altri funzionari dell'Amministrazione hanno evitato di dichiarare se la Russia fosse l'aggressore nel conflitto iniziato nel 2022.

"Ora Rubio sta semplicemente prendendo direttive per il Dipartimento di Stato da Elon Musk e ripetendo la posizione del presidente, cosa molto diversa da ciò di cui era solito parlare," ha affermato Van Hollen.

La svolta "America First" nella politica estera

Oggi Rubio sostiene pienamente l’Amministrazione, nonostante quest’ultima stia adottando una svolta “America First” che allontana gli Stati Uniti dai loro alleati europei, mette in discussione i rapporti con il Canada e addirittura delinea piani improbabili per assumere il controllo di Gaza.

L'evoluzione delle posizioni di Rubio solleva seri interrogativi sulla diplomazia americana e sulla capacità dei funzionari di mantenere posizioni indipendenti all'interno di un’Amministrazione Trump che sta rapidamente ridefinendo le priorità della politica estera statunitense.

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