Al Congresso va di scena la strategia dei tagli alla spesa tra priorità del DOGE e tensioni nel GOP
La leadership del GOP punta a trasformare in legge le proposte di Musk mentre lo Speaker della Camera Mike Johnson presenta un piano di tagli alla spesa da 1,5 mila miliardi di dollari, sullo sfondo di crescenti divisioni interne.
I vertici repubblicani al Congresso hanno manifestato la chiara intenzione di tradurre in legge le iniziative di tagli alla spesa proposte da Elon Musk attraverso il suo DOGE.
Lo Speaker della Camera Mike Johnson, in particolare, ha presentato ieri sera una nuova proposta di legge di bilancio che comprende fino a 1,5 mila miliardi di tagli alla spesa, assumendo direttamente il controllo dell'iniziativa.
La strategia di Johnson e l'influenza di Musk
Il piano dello Speaker stabilisce un intervallo di tagli alla spesa tra 1,25 e 1,5 mila miliardi di dollari, concepiti per bilanciare il massiccio pacchetto di spesa necessario per implementare le linee politiche di Trump.
Sebbene questa proposta superi quanto inizialmente delineato da Johnson, resta comunque distante dai 2,5 mila miliardi richiesti dall'ala più conservatrice del partito in contropartita del proprio voto.
I vertici repubblicani della Camera giudicano improbabile l'avanzamento del piano di Johnson in Commissione Bilancio già questa settimana, contrariamente alle aspettative dello Speaker.
La leadership repubblicana alla Camera si trova, dunque, ad affrontare notevoli ostacoli nel costruire un consenso pressoché unanime attorno al pacchetto legislativo che abbraccia maggiori spese per il controllo delle frontiere, investimenti sull’energia fossile ed ulteriori tagli alle tasse.
L'influenza delle iniziative di Musk sull'agenda repubblicana emerge, nel frattempo, anche dalle parole del leader della maggioranza repubblicana al Senato John Thune (R-S.D.), che ha confermato ad Axios come "ogni azione intrapresa da DOGE sarà determinante nelle nostre decisioni".
La linea del Presidente Trump
I continui appelli di Musk per tagli sostanziali alla spesa stanno però costringendo i repubblicani a prendere anche posizione anche sulla possibilità di tagli molto dolorosi a programmi molto popolari.
In questo contesto, il presidente Trump mantiene una posizione di cautela strategica su uno degli argomenti più spinosi in discussione: i tagli a Medicaid, il programma di assistenza sanitaria pubblica riservato ai cittadini americani più poveri.
Durante una serie di incontri riservati, i leader repubblicani hanno infatti rivelato che Trump non ha ancora dato il suo avallo ai consistenti tagli necessari a questo programma vitale per milioni di americani, per conseguire risparmi aggiuntivi per 800 miliardi.
Il team del presidente teme in particolare le possibili ripercussioni politiche di interventi troppo drastici nel settore sanitario.
Il meccanismo della ‘budget reconciliation’
Altro elemento di complessità è quello procedurale.
La budget reconciliation costituisce uno strumento legislativo specifico che consente l'approvazione di determinate misure fiscali e di spesa con una maggioranza semplice al Senato (51 voti), eludendo la soglia del filibuster.
Questa procedura, introdotta dal Congressional Budget Act del 1974, trova applicazione esclusivamente per provvedimenti che incidono direttamente sul bilancio federale attraverso modifiche alle entrate, alle spese o al limite del debito.
Per il Partito Repubblicano, rappresenta l'unica via praticabile per l'approvazione di consistenti tagli alla spesa senza dover ricorrere al supporto democratico, considerati gli attuali equilibri al Senato.
Le regole della budget reconciliation impongono, tuttavia, vincoli stringenti: i provvedimenti non possono incrementare il deficit oltre il periodo di bilancio decennale e devono mantenere una stretta attinenza con il bilancio federale, escludendo modifiche di carattere puramente normativo.
Il quadro presenta, al momento, ancora diverse questioni irrisolte: dai parametri per le riduzioni della spesa ai tagli fiscali, fino all'eventuale inclusione di un innalzamento del limite del debito nel pacchetto di budget reconciliation.